(KIKA) - ROMA - Fratelli coltelli non è solo un modo di dire ma spesso anche la realtà: come nel caso di Gabriele e Silvio Muccino. I fratelli d'oro del cinema italiano non intrattengono rapporti da anni e chi sperava in una loro riappacificazione resterà deluso, soprattutto ora che il più giovane, Silvio, è stato rinviato a giudizio per aver diffamato l'altro.

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I fatti risalgono a un'intervista televisiva a L'Arena, il programma condotto da Massimo Giletti, nel 2016, durane la quale Silvio Muccino, secondo quanto si legge nel capo imputazione, "indicò il fratello Gabriele (non presente in trasmissione) come persona violenta per aver colpito nel 2012 con uno schiaffo la moglie, perforandole il timpano".

La moglie, ormai ex, di Gabriele Muccino, Elena Majoni, aveva sporto denuncia anni dopo l'accaduto,  quando ormai il matrimonio era finito, raccontando i particolari al Corriere della Sera e spiegando, in particolare, come Silvio si fosse sentito in colpa per aver inizialmente negato, davanti al giudice, che il maltrattamento avesse avuto luogo. 

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La prima udienza è fissata per il 14 maggio 2020 davanti al giudice monocratico della Capitale. Il difensore di Gabriele Muccino, l'avvocato Carlo Longari, ha espresso soddisfazione: "È un primo passo verso l'accertamento della verità a fronte di quanto era stato diffuso davanti a milioni di telespettatori nei confronti del mio assistito".

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