(KIKA) - HOLLYWOOD - Il tribunale di Los Angeles ha respinto la richiesta di Britney Spears di rimuovere il padre Jamie dall'incarico di suo tutore legale. 

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Dodici anni stretta nella tutela legale del padre Jamie e in una deriva psicofisica interminabile: le notizie attorno alla salute mentale di Britney Spears hanno fatto preoccupare i fan della popstar al punto da far nascere il movimento #FreeBritney. Solidarietà che potrebbe rivelarsi persino controproducente per la cantante di Oops i did it Again. L’artista statunitense cerca di divincolarsi dalla tutela del genitore ormai da più di un decennio, il padre infatti controlla sia le sue scelte professionali che il patrimonio, oltre a incidere pesantemente su innumerevoli decisioni quotidiane; a questa situazione va poi aggiunta la custodia dei figli della popstar, affidata al padre dei ragazzi Kevin Federline e la salute mentale che continua a venire meno.

Per questo i fan della cantante hanno creato li movimento FreeBritney, una solidarietà molto pericolosa: “La tutela legale é oramai attiva da quasi 12 anni, un tempo davvero inusuale per questo tipo di cose, ma questa volta é differente. Per molti questa tutela dovrà continuare per anni, forse per tutta la vita”, le parole di una fonte anonima al portale Tmz. “Ci sono tante persone coinvolte in questa tutela, dottori, legali, terapisti, ed un giudice. Non ci sono vie d’uscita per questo, nemmeno se lo volesse il padre Jamie, senza l’approvazione del giudice. Le persone che gridano alla fine della tutela, per liberare Britney, non sanno cosa dicono.

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Questo potrebbe danneggiarla, e potrebbe addirittura portare Britney ad un suicidio o alla morte, vista la sua fragilità mentale”.