(KIKA) - TREVISO - Per combattere il bullismo, certe volte, basta fermarsi a pensare che alle spalle di qualcuno che sembra più debole, qualche volta c'è una storia difficile. È questo il presupposto che ha spinto la professoressa di italiano Mara Pillon, ad insegnare la gentilezza ai suoi alunni.
La donna ha cinquantaquattro anni e lavora alla scuola media Marco Polo di Silea. Osservando i suoi studenti si è accorta della loro indifferenza verso i compagni più deboli: "Li osservo da anni a ricreazione. Ragazzine in gruppo che non si preoccupano se una loro compagna di classe rimane sola - ha spiegato l'insegnante - Ragazzi senza merenda che la rubano ad altri con prepotenza, perché a nessuno viene in mente di condividere".
Pillon ha deciso così, di insegnare la gentilezza a diciannove alunni di età compresa tra gli undici e i dodici anni, spingendoli a guardarsi intorno, osservare le persone e a cercare di capirle. Gli studenti hanno cominciato a leggere articoli nei quali si spiegava come una persona non nasce sensibile ma lo può diventare, poesie di Dante e ad annotare le gentilezze ricevute in un diario scolastico e i pensieri su un lenzuolo bianco che è stato appeso in classe.