(KIKA) - BEIRUT - Sono cento, al momento, le vittime causate dall'esplosione di una fabbrica di fuochi d'artificio al porto di Beirut, situata di fianco a un deposito di 2750 tonnellate di nitrato ammonio, un fertilizzante azotato formato da ammoniaca e da acido nitrico che viene utilizzato, tra le altre cose, anche per creare esplosivi.
Una combinazione fatale che ha rievocato le immagini di Hiroshima e Nagasaki, dove gli Stati Uniti avevano sganciato due bombe nucleari per porre fine al fonte giapponese della Seconda Guerra Mondiale.
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Un numero, quello delle vittime, destinato a salire ancora di più, a giudicare dall'estensione dell'area distrutta dall'esplosione. Nel frattempo si cercano le cause tra le varie ipotesi di attentato doloso e incidente colposo.
Le autorità stanno inoltre chiedendo ai cittadini di lasciare l'area a causa delle tossine che sono state sprigionate dall'incendio.