(KIKA) - Nel 1984 Robert Zemeckis dirigeva Michael Douglas e Katleen Turner in All’inseguimento della pietra verde: azione, avventura, commedia e romanticismo nella storia di una romanziera che parte per la Colombia nel tentativo di salvare la sorella rapita da un gruppo di mercenari corrotti.

Quasi quarant’anni dopo arriva al cinema The Lost City, che vede protagonisti Sandra Bullock, Channing Tatum, l’ex maghetto Harry Potter Daniel Radcliffe e Brad Pitt in un ruolo cameo. Non è un remake ma i due film hanno molti punti di contatto.

LA TRAMA

Sandra Bullock, che di questa nuova commedia è anche produttrice, interpreta una scrittrice di romanzi rosa e d’avventura che vedono protagonista un aitante e muscoloso eroe. Nelle copertine dei romanzi a dare un volto all’eroe è un modello, Alan, che ha in volto di Channing Tatum. Quando la Bullock viene rapita da un eccentrico miliardario (Daniel Radcliffe) che vuole usare la creatività della scrittrice per individuare e far suo un importante tesoro, il modello Alan decide di andare in aiuto della scrittrice.

IL RACCONTO DEL CAST

A vedere il film si ride molto ma Sandra Bullock avverte: “Noi ci siamo divertiti ancora di più, se ci fosse ancora la pellicola avremmo buttato metri e metri di film per le nostre inopportune risate sul set”.

Diretto dai fratelli Aaron e Adam Nee, girato nella giungla della Repubblica dominicana, il film rappresenta un’operazione nostalgia per quella larga fetta di pubblico cui mancano le commedie originali, non tratte da fumetti, con una buona dose di azione e avventura.

“Le ho sempre amate -dice Channing Tatum che il pubblico conosce per successi come 21 Jump Street e Magic Mike e che un passato da modello lo ha davvero alle spalle – è un genere che Hollywood non fa più e il nostro è una specie di esperimento, per vedere se c’è ancora una nicchia di fan che va al cinema per vedere questi film. Noi crediamo che ci sia”.

I due protagonisti, Alan e la scrittrice Loretta, sono agli opposti. “Uno solare l’altra chiusa in se stessa e nel suo mondo di eroi romanzati - dice la Bullock – ma la cosa divertente è che oggi questo genere di film non ha più ruoli preconfezionati, maschili e femminili. Ora non è necessariamente l’uomo che salva la donna e questo consente nuovi spunti e nuove dinamiche divertenti. Puoi mescolare le carte ed è esattamente quello che Channing ed io abbiamo fatto, divertendoci e, spero, divertendo il pubblico che verrà al cinema a vedere il nostro film”.

The Lost city infatti è uno degli ormai pochi film che si potranno vedere in un primo momento solo in sala, dal 21 aprile in Italia. “La nostra è una vera e propria una partnership comica”, dice l’attrice che negli anni Novanta e 2000 ha fatto il successo del genere con commedie come Miss Detective e Ricatto d’amore.

LA SCENA DELLE SANGUISUGHE

La scena più riuscita? L’attrice non ha dubbi: “Quella delle sanguisughe”. E’ la sequenza che vede i protagonisti intrappolati in una palude. Alan viene attaccato dai parassiti. La produzione non ha voluto finzioni. “Mi sono state attaccate vere sanguisughe, sulla schiena e sulle natiche e Sandra ha dovuto staccarle”. La scena poi si sposta sul lato frontale dell’attore. “Ero nudo, davanti a Sandra Bullock, solo un calzino a coprire le parti intime. E’ stato imbarazzante ma a forse non è stato nemmeno il momento più imbarazzante. Gioca un bel ruolo, quanto a senso dei ridicolo, anche la lunga parrucca bionda che indosso per buona parte del film”.

L’altro protagonista è Daniel Radcliffe che interpreta un miliardario eccentrico e volubile, alla Elon Musk. “E’ pazzo, bellissimo e infido. – dice Sandra Bullock - Non ho mai visto Daniel interpretare un cattivo prima d’ora e lo fa in una maniera calma e attraente”.

IL CAMEO DI BRAD PITT

C’è poi il cameo di Brad Pitt. “E’ successo perché andiamo dalla stessa parrucchiera – racconta ancora la Bullock – che ha convinto me a partecipare al suo film Bullet Train (che arriverà in Italia a luglio, ndr) e lui a partecipare al mio film”. La scena di Bred Pitt vede lui e Tatum penetrare nella villa del miliardario Radcliffe per cercare di liberare la romanziera Bullock che, ancora legata ad una sedia, viene trasportata nella foresta e poi su un’auto. “E’ stato quattro giorni sul set e ci ha rubato lo show”.