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Milano - martedì, 2 Giugno 2015
Ti amo e ti sposo, ma non in Italia.
Raffaele e Ivo hanno realizzato il loro sogno: sposarsi.Per farlo sono andati a Mendrisio.
Ivo Orrù, Raffaele D'Oria - 15-05-2015 - Ti amo e ti sposo, ma non in Italia.

(KIKA) - MILANO - ESCLUSIVO - "Siamo italiani ma per consacrare il nostro amore siamo dovuti andare in Svizzera dove, per fortuna, vive Ivo".

Raffaele è un ragazzo milanese di 31 anni che è riuscito a realizzare il sogno di sposare il compagno Ivo, toscano, con il quale è legato dal 18 gennaio del 2009. " È stato più semplice del previsto - ha dichiarato Raffaele - e, nel giorno più bello della nostra vita, c'erano tutte le persone più importanti della nostra vita, famiglia compresa. Solo uno zio non è voluto venire, il fratello di mia madre, mi ha inviato un sms di auguri dove motivava la sua scelta di non essere presente al nostro matrimonio, non se l'è sentita, l'idea di immaginare due uomini insieme per lui è troppo e quindi è rimasto a casa ma i confetti li avrà comunque". 

Raffaele e Ivo, entrambi italiani, vivono da anni a Balerna, città Svizzera, dove Ivo lavora come responsabile di un negozio d'abbigliamento: " Qui non è difficile sposarsi, non lo sapevamo ma è da anni che in Svizzera due persone dello stesso sesso possono sposarsi. La nostra fortuna è stata proprio questa - racconta Ivo - io lavoro e vivo qui da tanti anni, siamo a due passi da Milano e dai nostri parenti che vediamo quotidianamente, mentre Raffaele lavora, per ora, a Milano e ogni giorno viaggia dall'Italia alla Svizzera. Ci amiamo, ci amiamo dal 2009, ogni giorno sempre di più. Certo abbiamo anche noi, come tutte le coppie, momenti sì e momenti no ma quando discutiamo poi guardo la fede al dito e mi si scalda il cuore, penso che ho un marito e torno a sorridere".

Il matrimonio è stato diviso in due fasi. La "cerimonia" legale, a Mendrisio, e la festa con tutti gli amici celebrata a Milano. "È stato emozionante - ha raccontato un invitato (eterosessuale) - non ero mai stato ad un matrimonio gay, nel mio piccolo non avrei mai pensato di parteciparvi e nella mia ignoranza neanche avrei mai pensato di vederne uno e invece Raffaele, un mio carissimo amico, qualche mese fa mi ha invitato e sono stato davvero felice di esserci stato. L'Italia è pronta, deve esserlo, basta continuare a parlare di famiglia tradizionale e di volgarità... Non ho visto nulla di tutto ciò oggi, ho visto solo tanto amore per due ragazzi che hanno realizzato un sogno e che ci sono riusciti". 

DISPONIBILE INTERVISTA. 

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