
(KIKA) - HOLLYWOOD - “Perché andare a rivedere Titanic al cinema? Non per la grandezza dello schermo, ormai anche a casa abbiamo televisori abbastanza grandi, ma per l’impegno, la dedizione che metti se compri un biglietto e stai tre ore seduto a non fare altro che guardare il film. L’esperienza al cinema è diversa. In sala non premi il tasto pausa”.
James Cameron non manca occasione per sottolineare come il cinema al cinema sia un’altra cosa. Lo ha fatto nei giorni scorsi parlando del nuovo Avatar che ha voluto uscisse solo sul grande schermo, e lo ha ribadito ora, per il ritorno in sala dal 9 febbraio, in versione rimasterizzata, del suo capolavoro storico. Un’occasione per festeggiare il 25mo anniversario del colossal che nel 1997 regalò fama e successo al regista, come a Kate Winslet e Leonardo Di Caprio.
“Perché in fondo è una storia che non ha mai smesso di affascinare, una storia misteriosa, elegante, di sacrificio estremo e estremi eroismi: una nave definita inaffondabile che affonda, gli uomini che rimangono sulla nave per salvare donne e bambini. In più c’è un’incredibile storia d’amore e il racconto, molto moderno, di una donna che non obbedisce, non sta zitta, non si fa mettere le briglie e che anche dopo quella tragedia vive la sua vita per intero, lo si capisce nel finale del film, quando si vedono le foto di Rose negli anni. Ecco perché Titanic non passa di moda”.
C’è anche un altro aspetto che mantiene questo racconto attuale: “In quella tragedia morirono tutti gli uomini e la metà delle donne e dei bambini di terza classe, della prima si salvarono quasi tutti, non è molto diverso da quel che succede oggi. I cambiamenti climatici hanno impatto soprattutto sulla parte povera del mondo. Stiamo andando a sbattere contro un altro iceberg e a rimetterci sono ancora una volta i diseredati”.
Cameron racconta che se quel film fosse girato adesso “Nulla cambierebbe nel racconto ma tutto cambierebbe nel modo di realizzare il film, nelle tecnologie usate. Oggi Avatar è stato realizzato grazie soprattutto alla computer grafica, che ormai riesce a sostituirsi alla realtà senza che si noti alcuna differenza. Allora sul set tutto era reale, l’acqua, la nave, che abbiamo ricostruito in una versione della stessa scala ma leggermente ridotta in lunghezza”.
Cameron parla poi dei protagonisti, Kate Winslet e Leonardo DiCaprio, già bravi ma sconosciuti. “Leonardo DiCaprio non era convinto, temeva che il suo ruolo fosse insipido, dovetti convincerlo, fargli capire che Jack era un eroe, un ragazzo maturo che fa crescere Rose. Kate Winslet invece voleva quella parte a tutti i costi. Mi mandò un biglietto, con una singola rosa rosa. Sul biglietto era scritto: sono io la tua Rose”.