(KIKA) - TORINO - Sembra un film e invece no: una giovanissima profuga ucraina, Anna, si è risvegliata dopo tre mesi di come ascoltando la sua band preferita: i Maneskin.
IN FUGA DALLE BOMBE
Il 24 febbraio, quando le bombe russe hanno sventrato a Kiev la casa di Anna (e di molte altre persone), lei e la sua famiglia si sono messi in macchina per cercare scampo a ovest ma dopo ore di guida, a causa di un colpo di sonno del padre, hanno avuto un incidente.
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Il padre à morto sul colpo, mentre Anna, 3rimasta gravemente ferita e ha riportato un trauma cranico e vertebrale. Grazie ai volontari di MirNow, rete di associazioni di solidarietà, è stata trasportata dall’ospedale di Leopoli al reparto di terapia intensiva del Cto di Torino.
IL RISVEGLIO CON I MANESKIN
"La ragazza era in coma neurovegetativo, le è stata ridotta progressivamente la sedazione, ma continuava a non rispondere e a non svegliarsi," spiega il dottor Maurizio Beatrici, direttore della struttura complessa di neuro-riabilitazione. È stato lui ad aprire Spotify per permetterle di ascoltare il suo gruppo preferito, che sin da subito si è schierato a favore del Paese invaso.
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Ascoltando la band che amava Anna "ha eseguito un movimento in risposta a un comando verbale. Per lei è come essersi svegliata su Marte. Non parla italiano, così è intervenuto un volontario ucraino al primo anno di fisioterapia. Ora per Anna inizierà un percorso di riabilitazione seguita non solo dai medici, ma anche dai mediatori culturali e dagli psicologi".
La famiglia di Anna, la sorella Oksana, la mamma e la nipotina, sono ospiti di Casa Giglio, struttura nata per assistere le famiglie dei bambini ricoverati negli ospedali torinesi che ha dato disponibilità ad accogliere i profughi quando è scoppiata la guerra .