- mercoledì, 14 Novembre 2018
Valeria Golino bloccata in frontiera, ecco come se l'e' cavata
L'attrice vola a Hollywood per il Cinema Italian Style, ma subisce un contrattempo.
13-11-2018 - Valeria Golino bloccata in frontiera, ecco come se l'e' cavata

(KIKA) - LOS ANGELES - E' ufficialmente iniziata ieri sera a Los Angeles la corsa agli Oscar di Dogman, il film di Matteo Garrone candidato dall'Italia nella categoria migliore film in lingua straniera. L'esordio della pellicola, accolta con entusiasmo dal pubblico raccolto nella sala del Teatro Egiziano a Hollywood è avvenuto durante la serata d'apertura della quattordicesima edizione del festival Cinema Italian Style che proseguirà per tutta la settimana con la proiezione di diversi film e ben sette esordi assoluti per il pubblico americano.

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Oltre a Dogman infatti il festival diretto da Laura Delli Colli e organizzato dall'Istituto Luce Cinecittà in collaborazione con AFI Fest e The American Cinemateque, ha selezionato alcune tra le pellicole più significative di questa stagione cinematografica italiana.

Tra cui Loro, La Terra dell'Abbastanza, Napoli Velata, A casa tutti bene, Una storia senza nome, Nome di Donna e Euforia, diretto da Valeria Golino. L'attrice e regista, presente alla manifestazione è stata anche premiata con la Chiave di Cinecittà, per i suoi successi nel mondo del cinema. La Golino ha rischiato di non essere presente alla presentazione per un piccolo inconveniente accaduto durante i controlli alla dogana. "Fermata per un secondo controllo alla frontiera mi hanno tenuta due ore in uno stanzino in attesa che qualcuno verificasse la mia identità. Alla fine però un ufficiale dell'immigrazione mi ha chiesto se ero quella che aveva fatto Hot Shots (uno dei film girati dalla Golino in America) e alla mia risposta positiva mi ha chiesto un autografo e mi ha lasciata passare".

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Cose che accadono in questa nuova America a trazione trumpiana dove il film di Garrone, come non accadeva da anni per via della scelta di candidati deboli o improbabili, potrebbe davvero ambire a un posto nella cinquina finale che si giocherà l'Oscar come ha auspicato il protagonista del film Marcello Fonte, già Palma d'oro come migliore attore a Cannes: "E' un film straordinario, un film aperto, che cambia di significato a seconda del luogo da dove lo si guarda. Fare questo film è stato come fare l'amore, come avere un orgasmo. Sensazioni incredibili. Incontrare Matteo, ha proseguito l'attore, è stato un colpo di fortuna molto importante. Mi sono trovato al posto giusto nel momento giusto e mi ha salvato la vita. Ero in un momento molto critico, mi stavo perdendo e avevo bisogno di questa esperienza. Ora mi sento un uomo migliore e se mi guardate bene sono anche più bello di prima".

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