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Venezia - sabato, 2 Settembre 2023
Venezia 80, Polanski non pervenuto al photocall di The Palace
Luca Barbareschi fa parte del cast multilingue del film del regista polacco.
Oliver Masucci, Luca Barbareschi, Fanny Ardant - Venezia - 02-09-2023 - Venezia 80, Polanski non pervenuto al photocall di The Palace

(KIKA) - VENEZIA - Le accuse mosse nei suoi confronti nel corso degli anni, o per meglio dire dei decenni, continua a falcidiare il parterre ospiti di Venezia, come prevedibile infatti Roman Polanski marca visita alla kermesse lagunare, lasciando onori e oneri al cast del suo nuovo film The Palace.

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Un cast multilingue composto da Oliver Masucci, Fanny Ardant, John Cleese, Bronwyn James, Joaquim De Almeida, Luca Barbareschi, Milan Peschel, Fortunato Cerlino e Mickey Rourke.

La sinossi del film

Il Palace Hotel è uno straordinario castello progettato all’inizio del 1900 che si trova nel bel mezzo di una valle svizzera innevata, dove ogni anno convergono da tutto il mondo ospiti ricchi e viziati, in un’atmosfera gotica e fiabesca. La festa di Capodanno 2000 li ha riuniti tutti in un evento irripetibile. Al servizio delle loro stravaganti esigenze c’è uno stuolo di camerieri, facchini, cuochi e receptionist. Hansueli, zelante direttore dell’albergo, passa in rassegna lo staff prima dell’arrivo degli ospiti, ribadendo che, pur essendo l’alba del nuovo millennio, non sarà la fine del mondo. In effetti quella che si prepara è davvero una guerra combattuta a colpi di stravaganze ed eccentricità degli ospiti dell’hotel. Le varie storie danno vita a una commedia assurda, nera e provocatoria. È la fine del 1999: non solo l’epilogo di un secolo, ma la fine di un intero e controverso millennio, e nell’aria aleggia il Millennium Bug.

COMMENTO DEL REGISTA

 

Per quasi mezzo secolo ho frequentato in Svizzera il Gstaad Palace, dove soggiorna un’élite estremamente ricca e poliglotta, attorno alla quale si muove il proletariato dell’hotel. Questi due mondi sono, a loro modo, esilaranti, a volte persino grotteschi. Tutto li separa, a partire dalle loro opinioni politiche. Li unisce solo la figura del direttore dell’albergo, che si prende cura di tutti e cerca di accontentare tutti, a volte in verità dovendo sopportare sia i clienti sia il personale. Con abilità diplomatica, trova una via d’uscita dalle situazioni più improbabili. L’idea di fare un film su questo mondo esotico mi è venuta immediatamente. Doveva essere una commedia, un po’ brusca e sarcastica, severa nei confronti dei personaggi del film, ma non priva di un tocco di indulgenza e simpatia”.

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