(KIKA) - Il Jova Beach Party è destinato a diventare una querelle ambulante prima ancora che una festa itinerante tra le spiagge nostrane.

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LE NUOVE ACCUSE

La guerra tra alcuni ambientalisti e la popstar è aperta sin dalla genesi dell’evento musicale e a gettare ulteriore benzina sul fuoco ci ha pensato una firma illustre del quotidiano La Stampa, Mario Tozzi: “Concerti con 50mila persone non sono sostenibili da alcun sistema naturale”, l’estrema sintesi dell’articolo scritto dal geologo e divulgatore scientifico.

LA REPLICA A MUSO DURO

Forte della collaborazione con Wwf, Cherubini ha rimandato al mittente le stoccate, alzando anche i toni: "L'altro giorno ho chiamato 'econazisti' quei mitomani pericolosi che polarizzano violentemente la grande questione dell'ecologia dentro a piccoli brand personali non accreditati se non da loro stessi e dai like rimediati a vanvera”

TUONI E FULMINI

L’artista poi prosegue: “Li ho chiamati econazisti perché essi lo sono.  Seguo il tuo lavoro di scienziato e di divulgatore da tanto tempo e mi ricordo quando nel 2019 hai difeso le nostre feste in spiaggia, non capisco quindi cosa sia cambiato nel frattempo. Tutto è stato fatto bene in collaborazione con Wwf (io non ho competenze specifiche, loro ne hanno), anzi ancora meglio. Abbiamo tutti i permessi delle autorità competenti, locali, regionali e nazionali. In particolare le spiagge dove suoniamo sono luoghi popolari sempre pieni di gente. Le ruspe ci passano quasi tutte le mattine da maggio a ottobre anche senza JovaBeach. Anzi, la spiaggia di Lido di Fermo non é più 'naturale' di Hyde park o del prato di San Siro. Non andiamo mai, nemmeno una volta, in luoghi dove c'è la possibilità di nidificazione del fratino o presenza di caretta caretta o altre specie animali o vegetali protette. Io davvero, per quello che ho potuto verificare e fidandomi di gente esperta che ci affianca in questa avventura, non ho niente di cui pentirmi. La verità è proprio che noi siamo la più grande iniziativa che parla di ambiente mai fatta in Italia. Questa cupezza da 'santa inquisizione' che qualcuno vuole infondere al tema ambientale usando JBP è controproducente soprattutto per l'ambiente”.