Interviste
 
L'attrice: "Al riparo dal sole per mesi per replicare gli effetti dalla clausura".

(KIKA) - HOLLYWOOD - Brie Larson è la donna del momento. Con il film tratto dal caso Fritzl, Room, diretto da Lenny Abrahamson, ha vinto il premio per la Migliore attrice in un film drammatico ai recenti Golden Globe e i riflettori sono tutti per lei in questi giorni.



I momenti più belli, i riconoscimenti più importanti, sono quelli offerti da chi ha guardato il film. Mi hanno detto di aver riscoperto una parte di loro ormai sopita, hanno potuto specchiarsi sia in me che in Jacob - il bambino che interpreta suo figlio nella pellicola - Ho accettato questo copione perché sono interessata a saperne di più di me e dell’umanità”, le parole della Larson a deadline.com.



L’interpretazione dell’attrice dipendeva molto anche dal rapporto con Jacob Trembaly:La nostra simbiosi doveva essere costruita a tavolino per rendere realistico il film, ma siamo entrati presto in sintonia. In una scena sulla diversa visione del mondo doveva piangere, così dietro le quinte abbiamo parlato a lungo su cos’è la realtà e il mondo. Quando abbiamo pianto davanti alle telecamera lo abbiamo fatto davvero, non era finzione”.

La carica emotiva regalata dall’attrice in questo film è stata molto potente ed è costata anche molti sacrifici.
Sono stata da un nutrizionista e ho perso il 12% del mio grasso corporeo e sono rimasta al riparo dal sole per mesi per replicare gli effetti del pallore causato dalla clausura imposta dal padre”, ha dichiarato l’attrice sulle colonne di Independent.co.uk.

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