Interviste
 
L'attore si racconta in occasione dei suoi ultimi progetti al cinema e in tv
(KIKA) – Jeremy Irons, da febbraio nei cinema con un film dal genere un po’ inusuale per lui, ma molto in voga a Hollywood in questo periodo, il fantasy-vampiresco: Beautiful Creatures – La sedicesima luna, sarà nuovamente nelle sale italiane a partire dal 24 aprile con Treno di notte per Lisbona, presentato allo scorso Festival Internazionale del Cinema di Berlino.

Diretto da Billie August, è tratto dall’omonimo best-seller di Pascal Mercier e racconta la storia di un professore svizzero (Irons) che conduce un’esistenza monotona e solitaria fino a quando incontra una donna portoghese e decide di lasciare il suo lavoro per seguirla a Lisbona alla ricerca di un libro antico.

Un film dunque piu’ vicino alle sue inclinazioni, incentrato sulla storia piuttosto che sugli effetti speciali, come l’attore inglese sostiene di preferire: “Hollywood per me è sempre stata dominata da persone che vogliono solo fare molti soldi, e non è questo che mi ha attirato verso la carriera di attore.

Quello che mi ha sempre interessato è raccontare storie. Il business poi sta cambiando, e penso che ora Hollywood sia tutta concentrata su imprese che portano soldi e richiedono enormi effetti speciali, ma che a me fondamentalmente non interessano”.
E’ anche per questo che ha accettato di recitare nella serie tv I Borgia? E’ diventato abbastanza comune vedere grandi attori che dal cinema passano alla televisione.

E’ che i film, soprattutto certi film, sono diventati difficili da finanziare perché costano molto e la competizione è dura, per cui c’è sempre meno lavoro. E allo stesso tempo la qualità delle produzioni per la tv in America sta migliorando sempre di più.  La televisione offre un pubblico enorme e il tuo lavoro è visto da molte più persone in tv che al cinema, mentre una volta era il contrario. Quando ho letto la sceneggiatura dei Borgia, ho pensato che fosse interessante e ho deciso di farlo. Il personaggio di Rodrigo Borgia che interpreto mi ha affascinato  per tutte le sue contraddizioni e complessita’, come ad esempio il fatto di essere un uomo di Dio e allo stesso tempo avallare l’omicidio.Quali sono i film di cui è più orgoglioso?

Lolita, anche altri… anche se non sono mai veramente soddisfatto del mio lavoro. Sto riguardando film che ho fatto 20-25 anni fa e che non avevo più guardato. Quandoa ho rivisto Waterland  sono rimasto impressionato, un film carico di emozioni, che io però non ricordo di avere provato a quel tempo. O  Mission, un ottimo film che ho rivisto tre anni fa, e quasi non mi riconoscevo, pensavo, chi è quel ragazzo? Mi sembrava di vedere mio figlio.

Qual è il segreto della longevità nella carriera di attore? Fortuna? Avere un’etica del lavoro onesta?  O a Hollywood è solo una questione di aspetto?

Penso abbia a che fare con il tipo di vita che conduci, se fai una vita stimolante e varia e sei interessato al mondo che ti circonda, credo siano cose che porti sullo schermo e io ho avuto ed ho una vita stimolante e felice.

Cosa la rende felice?

E’ difficile da spiegare, vivo momenti contrastanti, momenti in cui sono davvero molto felice, ho la fortuna di girare molto e fare tante cose diverse, ma più divento vecchio più mi rendo conto che i momenti più felici per me sono quelli di calma e pace, come quando sono sulla mia barca a vela o sorvolo una montagna in deltaplano.

Sono queste dunque le cose che le piace fare quando non lavora?

Sì, ma anche altre: mi occupo di giardinaggio, vado a cavallo, a caccia, a sciare, trascorro il tempo con la mia famiglia e mia moglie, viaggio ma non troppo. Mi piace anche solo starmene a casa e vivere semplicemente. Portare i cani a spasso…

Ha detto che va a caccia. Che rapporto ha con le armi?

Io caccio a cavallo. Non uso fucili.

In che senso?

Usiamo dei cani da caccia per fiutare le volpi e seguire le loro tracce. E c’e’ un metodo da seguire per cavalcare nella campagna. E’ molto divertente.

Quindi e’ un buon cavallerizzo?

Si’, ho sempre cavalcato. Vado anche in moto.

E’ un temerario?

No, ma mi piace vivere sul filo del rasoio.
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