Interviste
 
Arriverà in sala l'11 giugno "La risposta è nelle stelle" dal romanzo di Nicholas Sparks


È facile supporre che uno che fa Eastwood di cognome abbia la strada spianata a Hollywood.

Scott Eastwood, figlio di Clint quella strada spianata non la voleva, così prima di fare l'attore ha fatto di tutto: il parcheggiatore, il barista e il muratore. Quando, nel 2006, ha deciso di iniziare nel mondo del cinema si è fatto chiamare Scott Reeves. "La gente ha sempre dato per scontato che tutto mi venisse offerto su un piatto d'argento, ma non potrebbe essere più falso".

La decisione di tornare al proprio cognome è giunta solo dopo essere stato protagonista di qualche film indipendente e dopo aver avuto un piccolo ruolo in Gran Torino, diretto da papà Clint - “Ma mio padre mi disse: 'se non sei il più bravo non ti prendo, prenderò il più bravo, non mio figlio'. Quando pensai di aver provato che sapevo portare quel cognome decisi di iniziare a usarlo. Credo che anche mio padre lo volesse”.

Oggi Scott, 29 anni, gioca con quel cognome e la straordinaria somiglianza con il texano dagli occhi di ghiaccio - tanto che in un servizio fotografico per un magazine americano si è fatto immortalare con fra le labbra il famoso sigaro che era marchio di fabbrica del padre, ai tempi degli spaghetti western - e ha ottenuto il suo primo ruolo da protagonista, in La risposta è nelle stelle, film romantico in uscita questa settimana negli USA e l'11 giugno in Italia.



Diretto da George Tillman Jr., che diresse Robert De Niro in L’onore degli uomini, il film è tratto dal romanzo omonimo di Nicholas Sparks (il titolo originale è The Longest Ride) e racconta la storia d’amore tra Luke, un ex campione di rodeo in procinto di tornare sulle scene e Sophia, una studentessa pronta a intraprendere il lavoro dei suoi sogni a New York. Mentre i loro sentieri professionali e i loro ideali mettono a dura prova la relazione, Sophia e Luke conoscono un uomo che con i suoi racconti influenzerà nel profondo la giovane coppia.

 

Abbiamo incontrato il giovane Eastwood:

Anche tu hai avuto una persona o un momento che ti ha cambiato la vita?

Certo, mio padre. Come potrebbe essere altrimenti? Finita la scuola dovevo decidere se arruolarmi nei Navy Seals o provare con la carriera di attore, decisi di provare a recitare. La passione per i film e il cinema la devo a lui.



Ti ha dato qualche consiglio quando hai deciso di tentare questa strada?

Metti la testa giù, lavora duro fai in modo che le cose accadano e, se non accadono, abbi un piano di riserva su cui lavorare.

Ed ora c’è un nuovo cowboy nella famiglia Eastwood.

Già, pare che sia così.

Hai trovato più difficili le scene romantiche o dover cavalcare un toro?

Bella domanda, non sono un tipo troppo romantico, ma cavalcare i tori è più difficile.

Eri tu sui tori? Non hai usato controfigure?

È stato usato uno stunt-man, come da contratto, ma ho voluto comunque cavalcare un toro e così l’ho fatto finite le riprese.

E poi hai postato la foto su Instagram.

Ero fiero di me, cavalcare un toro da 800 chili è spaventosissimo, ma credo sia importate guardare in faccia le proprie paure.



Alla premiere del film c’è stata una protesta della Peta, l’ente di protezione animali negli Stati Uniti per l’uso dei tori nel film.

Non la capisco la loro protesta, la produzione ha preso tutte le precauzioni perché gli animali non avessero stress sul set.

Ci racconti il rapporto con tuo padre?

Siamo molto uniti. Entrambi abbiamo la passione per gli elicotteri. A 84 anni è ancora così attivo, gioca a golf e si allena. Abbiamo molti interessi in comune. Vorrei fare un altro film con lui.

Ormai la carriera di Scott è lanciata, ora il giovane attore è entrato a far parte del cast del prossimo film di Oliver Stone che racconterà la storia di Edward Snowden, l’ex tecnico della Cia e informatico americano che nel giugno del 2013 ha diffuso i programmi di sorveglianza di massa tenuti segreti dal governo degli Stati Uniti e da quello britannico. Scott interpreta un agente della National Security Agency, di cui Snowden fa parte.

 

Francesca Scorcucchi
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