Interviste
 
Il Pontefice ha telefonato ieri sera a due amici italiani
(KIKA) – ROMA - Quando è suonato il telefono di casa, in famiglia Valente-Falasca mai avrebbero pensato che dall’altra parte della cornetta ci fosse il nuovo Papa. E invece era proprio lui. Ieri sera, pochi attimi dopo la sua elezione, Francesco I deve aver chiamato le persone a lui più care e tra queste ci sono  anche due giornalisti romani: Gianni Valente, corrispondente dell’Agenzia Fides, e Stefania Falasca, che aveva lavorato per il mensile religioso 30Giorni.

La giornalista ha raccontato la conversazione telefonica in un’intervista televisiva mentre ora, comprensibilmente, il suo cellulare è rovente: “Quando siamo tornati a casa eravamo ancora increduli - ha raccontato - Poi ha squillato il telefono, erano le 10 circa, ha risposto mio figlio ed era… il Papa! Gli ho detto che non sapevo come chiamarlo! Santo Padre? Papa? Ci ha fatto un saluto semplice, come è lui. Ci ha chiesto di pregare per lui e mi ha detto di salutare mio marito e i nostri figli”.

Quando vi siete conosciuti?
Gianni:
“Ci conosciamo dal 2002, quando l’ho intervistato la prima volta. L’ho incontrato in Argentina dove mi sono recato spesso per reportage giornalistici. In questi anni, da un rapporto professionale di intervistato-intervistatore, siamo poi arrivati ad avere un rapporto di amicizia, di vicinanza spirituale.”Un legame che unisce il Santo Padre anche alla sua famiglia.
Gianni:
“Sì, ogni volta che veniva a Roma era ospite da noi. Lo chiamavamo padre Bergoglio, mai Eminenza, nonostante fosse Cardinale. E mia moglie ieri al telefono si è anche impappinata perché non sapeva come chiamarlo” (sorride, ndr)

Quindi è tutto vero quello che si legge: persona semplice, prende il metrò…
Gianni:
“Assolutamente, partecipa due volte l’anno ai pellegrinaggi mariani, dove confessa e parla coi fedeli. Lo vedevo parlare coi bambini, con le mamme, con tutti, dopo la messa. Si notava che fare il pastore per lui era una vera vocazione”.

Eravate insieme quando avete ricevuto la notizia della sua elezione?
Gianni:
“Mia moglie, i miei figli ed io eravamo tutti e quattro in piazza San Pietro ma sparsi… mentre io non ero a casa quando ha telefonato.

L’emozione deve essere stata tanta anche per voi che lo conoscevate. Ve lo aspettavate?
Gianni: “
No, non ce lo aspettavamo, ma ho pensato spesso che potesse essere la persona giusta. Credo che ci volesse un segno, era quello che ci voleva, non è un uomo di strategia ma una persona che vuole bene alla sua Chiesa e si vede.

Hanno detto che durante l’elezione di Benedetto XVI, Francesco I era arrivato “secondo”.
Gianni:
“Non glielo so dire. Queste mi sembrano più che altro dietrologie giornalistiche, si tratta di informazioni molto riservate, come farebbero ad averle?”
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