Ashrafi chiede abbracci: “Sono musulmano, non terrorista”
A Genova, bendato, per ricordare le vittime di Parigi e chiedere la pace.
GENOVA - ESCLUSIVO - "Sono musulmano orgoglioso, ma non sono un terrorista, ho solo bisogno di un abbraccio. Ricordate che siamo tutti umani". Con queste parole scritte su un cartello, gli occhi bendati e le braccia in avanti pronte ad accogliere, Ashrafi Mohammed, chef egiziano, 43 anni, ha voluto ricordare le vittime di Parigi in piazza a Genova, davanti alla cattedrale di San Lorenzo.
È questo il suo messaggio di pace in giorni molto difficili per l'Occidente: "Non voglio razzismo, non voglio terrorismo - dice - Islam vuol dire pace".
In tanti hanno deciso di accogliere il suo appello, si sono fermati davanti al cartello, hanno letto e hanno deciso di regalare un abbaccio.
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