martedì, 13 Agosto 2013

Calangianus: un tappo contro la crisi

di Matteo Ghidoni
L'eccellenza italiana del sughero naturale, esportato in tutto il mondo
CALANGIANUS - Calangianus, per i sardi Calanzanos, è un piccolo comune nella provincia di Olbia, nel nord della Sardegna.  La località rappresenta il maggiore centro italiano per l'estrazione e la lavorazione del sughero. Dal 1987 è entrato a far parte dei cento comuni della piccola grande Italia, la classifica dei comuni più industrializzati della penisola. La sua economia, vivace e solida è basata principalmente sulla produzione di sughero, un settore che insieme a quello turistico, ha fatto la fortuna della Gallura.

Una tradizione che non si traduce solo con la parola industria, significa usanza secolareforeste di querce che, nonostante i tanti incendi che negli anni hanno flagellato la regione, hanno contribuito a salvaguardare la biodiversità dell'isola dei quattro mori. Le sugherete infatti hanno una fortissima resistenza alle fiamme e in caso prendessero fuoco, sono fra le prime piante a risorgere. "Il sughero è come il maiale" recita un detto sardo, "non si butta via nulla".

Una volta ogni dieci anni, tanto ci vuole perché la corteccia di una quercia da sughero ricresca, nei mesi di giugno e luglio, una squadra di decorticatori raccoglie con mestiere il legno che, dopo una breve lavorazione, diventerà sughero pregiato e naturale, andando a tappare i vini più prestigiosi del pianeta. Ne sanno qualcosa i francesi che da decenni scelgono proprio i prodotti di Calangianus per sigillare le bottiglie che espongono nelle loro rinomatissime enoteche. I residui che non vengono utilizzati per produrre materia prima vengono utilizzati come combustibile.