martedì, 11 Dicembre 2012

Ecco Octopus: da Livorno a Londra, esplorerà i fondali marini

di Chiara Bruschi
(KIKA) – LIVORNO – ESCLUSIVO – Se la fuga dei cervelli è una piaga che affligge l’università e la ricerca italiana, è anche vero che il nostro Paese può vantare strutture e operazioni all’avanguardia, fiori all’occhiello della nostra tecnologia. Come l’equipe del Centro di Ricerca delle Tecnologie per il mare e la robotica marina di […]
(KIKA) - LIVORNO - ESCLUSIVO - Se la fuga dei cervelli è una piaga che affligge l'università e la ricerca italiana, è anche vero che il nostro Paese può vantare strutture e operazioni all'avanguardia, fiori all'occhiello della nostra tecnologia. Come l'equipe del Centro di Ricerca delle Tecnologie per il mare e la robotica marina di Livorno, distaccamento della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, che grazie al contributo della Comunità Europea ha realizzato Octopus, un robot sottomarino da impiegare nei recuperi e nelle indagini sui fondali marini. A capo dell'equipe c'è una giovane ricercatrice, la professoressa Cecilia Laschi, unica italiana nel sestetto della commissione consultiva della prestigiosa Iee - Robotics and Automation Society. Il robot, che nei tratti - oltre che nel nome - ricorda proprio una piovra, è stato realizzato con materiali “soft”, capaci di deformarsi per raggiungere aree non facilmente accessibili, in modo da muoversi su diversi tipi di fondali e in grado perfino di manipolare oggetti. Octopus ha già fatto il suo primo viaggio: è stato presentato al Museo della Scienza e della Tecnica di Londra, dove ha riscosso notevole successo: ulteriore riprova e testimonianza dell'eccellenza della ricerca italiana.