mercoledì, 14 Agosto 2013

In Liguria il basilico diventa subacqueo

di Matteo Ghidoni
Ultima frontiera dell'agricoltura, il progetto ideato da una società italiana
(KIKA) – ESCLUSIVO – NOLI - L'orto di Nemo è un esperimento di coltivazione sottomarina del basilico avviato quest’anno nel Mar Ligure. L’ingegner Gamberini è responsabile del progetto, primo al mondo nel suo genere, avviato a largo di Noli. “Si tratta di due biosfere, strutture in vinile trasparente ancorate al fondo del mare e ripiene d’aria, all’interno delle quali vengono coltivate le piantine appoggiate su delle mensole circolari.

Queste semisfere fissate a otto metri di profondità, sono abbastanza larghe da permettere a un subacqueo di entrarvi e lavorare su ogni pianta, senza che questa entri mai in contatto con l’acqua salata. Si tratta di un sistema sperimentale che potrebbe aprire la strada a una nuova modalità di coltivazione. Non serve irrigazione, perché grazie all’evaporazione dell’acqua marina sulla superficie in vinile, i vasi vengono bagnati da acqua dolce che ha perso la sua salinità. Inoltre in questo modo si superano i problemi degli sbalzi di temperatura e degli attacchi degli insetti, che nel mondo sottomarino non esistono”. Si tratta ancora di una sperimentazione:  “L’idea è quella di installare impianti simili al largo del Mar Rosso, proprio in quelle zone in cui la siccità rende difficili le coltivazioni. Inoltre attraverso il sito web di Ocean Reef, la nostra società, è possibile monitorare costantemente le piante attraverso una webcam sottomarina, che l’utente può muovere e orientare da remoto”.

Un’idea rivoluzionaria che potrebbe cambiare la concezione di agricoltura nel pianeta. Modernità e tradizione si mescolano in una ricetta che sa di futuro: “Appena le prime piante saranno pronte, proveremo a fare il primo pesto sottomarino al mondo” afferma Gamberini. Speriamo che non sia troppo salato, verrebbe da aggiungere!

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