martedì, 19 Giugno 2012

Neomelodici italiani, la musica del cuore di Napoli

di Massimo Rosi
Nando Mariano canta alto il disagio partenopeo


(KIKA) - NAPOLI - Auto di grossa cilindrata, tatuaggi piuttosto espliciti e fare da gangster. I cantanti neomelodici napoletani non sono solo questo. Nando Mariano è un famoso artista partenopeo: "Nel nostro ambiente ci sono i buoni e i cattivi, come in tutti gli altri campi. Parliamo dei fatti reali, a volte della strada, ma infangare un settore intero non mi sembra giusto. Magari qualcuno ha legami con la camorra, ma non sono tutti cos?"". Jenny Fenny è un altro esponente della musica neomelodica che reclama la sua estraneità alla malavita: "Questa è la vera musica napoletana, cantiamo il nostro amore e i nostri sentimenti. Non ho rapporti con la camorra, ho fatto qualche sciocchezza da giovane ma ora sono un artista e non mi interessano queste cose. Sono stato a scuola e non sono mai neanche stato in carcere. Ai ragazzi di strada direi che devono essere se stessi, e non frequentare brutte persone, si può cantare a Napoli e non avere relazioni coi camorristi". Manolo di Guglielmi è un cantante romano, ma ha la musica napoletana nel cuore: "Ho iniziato a cantare quando ero bambino. La mia carriera è cominciata presto, quando Mario Merola mi ha scoperto e mi ha insegnato il mestiere. Nino d'Angelo e Gigi d'Alessio sono i miei punti di riferimento in campo artistico". Sono diverse le storie dei cantanti che abbiamo intervistato, tutte quante hanno un punto in comune: Neomelodico significa arte, non camorra.