lunedì, 26 Agosto 2013

Lampedusa: “Qui ho sepolto i migranti senza nome”

di Chiara Bruschi
Vincenzo Lombardo: "Ho pregato col Papa, affinché possano avere la luce di Dio"
LAMPEDUSA -ESCLUSIVO - "Prego sempre per tutti i morti in mare, perché possano avere la luce di Dio. Ho chiesto questo al Santo Padre, di pregare con me". Vincenzo Lombardo ricorda con commozione quando seppelliva alcuni di questi migranti nel cimitero di Lampedusa. Piantava una croce, vi incideva un numero e recitava per loro un Eterno riposo.

Sono morti senza nome, senza identità, cui Vincenzo ha cercato di dare almeno degna sepoltura: "E' dall'inizio del '96 che i lampedusani accolgono queste persone. Tutti noi abbiamo fatto qualcosa a ogni sbarco: chi portava loro coperte, chi dava loro da mangiare. Ma nessuno prendeva il morto", racconta con l'inconfondibile accento siciliano. La voce, mentre ricorda, diventa sempre più disperata: "Io me ne occupavo, con della menta sotto al naso per non stare male perché l'odore era insopportabile. Una volta sono rimasto quattro giorni senza mangiare. L'Europa deve fare qualcosa per questi morti, si deve fare avanti per aiutare tutti noi". DISPONIBILE INTERVISTA