mercoledì, 9 Settembre 2015

Anna Venere, dimmelo tu: Cosa mi metto?

di Simona Foti
"Il tuo corpo non è sbagliato, il vestito sì: trova quello giusto!"


GENOVA  - Quante volte, guardando le celebrity sulle riviste di moda, ne invidiate lo stile e la forma? Se pensate che emularle non sia a portata del vostro portafoglio e del vostro fisico, dovete ricredervi: Anna Venere vi spiega cosa fare e cosa indossare a seconda del vostro tipo di fisico.

Questa genovese trentenne ha cominciato a dispensare consigli dal suo blog, www.modaperprincipianti.com, che si è guadagnato sempre più fan e contatti, tanto che alla fine Anna ha deciso di mettere il suo sapere a disposizione di tutti con il libro Cosa mi metto? e con un canale youtube dedicato.

Com'è nata l'idea di un blog? "Come tante altre donne, per tanto tempo mi sono vestita con maglioni informi e jeans perché non trovavo lo stile che si addicesse alla mia conformazione fisica, che è... a pera! Cercavo in rete siti e blog, ma non trovavo nulla, così ho deciso di crearne uno io ed è nato www.modaperprincipianti.com, in cui dò alle lettrici consigli per scegliere l'abito giusto a seconda della propria conformazione fisica. Come dico nel blog: Il tuo corpo non è sbagliato, il vestito sì! Trova quello giusto".



Secondo Anna Venere, il corpo femminile "ha cinque forme: clessidra, mela, rettangolo, pera o triangolo, triangolo invertito. La clessidra sta bene con un abito fasciante e un po' scollato che metta in evidenza il decolleté. Per la mela sono perfetti cardigan lunghi e morbidi per assottigliare il torace. Il rettangolo sta bene con pantalony skinny e fantasie geometriche. La pera opti per una gonna a ruota e per lo stile anni '50 in genere, ma se è rovesciata allora meglio una minigonna per enfatizzare il bacino stretto".

L’errore più comune che fanno le donne? Vestirsi come se fossero rettangoli, comprando tutto nella taglia più grande. Così nascondono le loro vere forme, cancellando il punto vita e mortificando il proprio fisico. Ma fanno un errore ancora più grande: aver paura a vestirsi con gli indumenti che più le valorizzano perché non vogliono farsi notare e anche questo porta a mortificazione e quindi mancanza di autostima.



 
 

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