mercoledì, 13 Marzo 2013

Lucia, disoccupata, dona rene a figlia e l’ospedale paga tutto

di Matteo Ghidoni
Il Direttore Generale ha pagato vitto e alloggio
(KIKA) - ESCLUSIVO - PAVIA - Lucia Marra faceva l'operaia metalmeccanica vicino a Ventimiglia, città in cui vive con la sua famiglia. Quando ha scoperto che la figlia Velentina soffriva di rene poliscistico e, come era accaduto a suo padre dieci anni prima, avrebbe dovuto subire un trapianto, ha offerto subito il suo organo. "Non ci ho pensato nemmeno un secondo, mi sono licenziata per stare vicina a lei e ho dato la mia disponibilità alla donazione sin dal primo momento". Ora la madre coraggio e la giovane studentessa di pedagogia, hanno una cosa in più in comune. "Per noi non è cambiato nulla, ci amiamo come ci siamo sempre amate. Se fosse necessario rifarei l'intervento anche domani".

Tutta la famiglia, composta da quattro persone, vive solo grazie al sussidio di disoccupazione di Lucia. Dato che l'operazione è avvenuta a Pavia, sia i pasti sia il soggiorno in albergo della signora Marra dopo l'espianto, aspettando che la figlia venga dimessa, saranno offerti dal Direttore Generale e dall'associazione Trapiantami un sorriso. Il Dottor Massimo Abelli, presidente dell'associazione e responsabile trapianti dell'Ospedale San Matteo, che ha eseguito materialmente l'operazione, si è detto soddisfatto: "La ragazza è arrivata da noi in condizioni critiche ma, grazie all'utilizzo di macchinari di microchirurgia, siamo riusciti a fare un lavoro il meno invasivo possibile. Valentina e sua madre ora stanno bene e, dopo tante sofferenze, potrànno riprendere una vita normale?" DISPONIBILI INTERVISTE