lunedì, 20 Agosto 2012
Falling Skies 2: Spielberg vince ancora, ma la critica è divisa
Noah Wyle: "Vi racconto Tom, un padre eroe"


(KIKA) - LOS ANGELES - Il binomio Steven Spielberg e fantascienza quasi mai produce insuccessi e la regola è confermata da Falling Skies, la serie tv fantascientifica prodotta dal regista di E.T. L'extraterrestre che sta per giungere, con la puntata di domani sera su Fox (canale 111 di Sky), alla fine della seconda stagione.

La serie, che vede protagonista Noah Wyle, l'ex dottor John Carter di E.R. Medici in prima linea, aveva riportato già buoni ascolti durante la messa in onda della prima puntata,  complice anche il passaggio su Italia Uno della prima stagione. La critica però si è detta divisa, per alcuni si tratta di un buon telefilm,  all'altezza delle migliori storie fantascientifiche di Spielberg, per altri il regista di Incontri ravvicinati del terzo tipo, ha perso un po' di smalto, soprattutto quando si cimenta in tv. Anche Terranova, altra creazione televisiva di Spielberg, che racconta di un viaggio dell'uomo nell'era dei dinosauri, non è piaciuto a tutti.

Quel che è certo è che, messi i panni del medico, ora Noah Wyle  indossa quelli del combattente, nella vita reale come in televisione. Nella realtà si è fatto arrestare, lo scorso aprile a Washington per aver protestato contro i tagli alla sanità pubblica,  tenendo fede dunque alla sua "vocazione medica" e facendo così compagnia all'ex collega di E.R.,  George Clooney, anche lui arrestato, solo un mese prima,  per una diversa protesta, davanti all'ambasciata del Sudan. "Durante le riprese di E.R. - racconta l'attore - avevo conosciuto a Chicago questa organizzazione che aiuta le persone affette da patologie per cui necessitano di costose cure. Quando si è trattato di protestare contro i tagli al programma di aiuti Medicaid, che aiuta appunto chi deve affrontare cure costose e non  è supportato da un'assicurazione privata, non ci ho pensato due volte e sono sceso anche io in piazza. L'arresto non mi ha dato fastidio, anzi, ho pensato che un giorno i miei bambini, quando racconterò loro l'episodio, saranno orgogliosi di me".

Anche nella finzione Wyle si ribella al potere e veste i panni di un personaggio altrettanto combattivo:  Tom Mason, un professore di storia che ha perso la moglie nel corso di un’invasione aliena e che ora si ritrova a coprire il ruolo di leader dei pochi umani sopravvissuti che combattono una guerra di resistenza contro l'invasore. "Tom è il classico eroe per caso, che si trova a affrontare situazioni drammatiche e che sa imporre la sua leadership come saprebbe fare un buon padre, in una situazione di emergenza".

Noah Wyle è uno dei pochi personaggi diventati famosi con la tv che al mezzo è rimasto fedele. Ha fatto un pò di cinema dopo E.R.,  ma poi è tornato al piccolo schermo: "Mi piace il potere unificatore della tv. Ora le cose sono differenti dai tempi di E.R.. Allora ero io la mascotte, il più giovane in un cast di adulti. Adesso è esattamente il contrario, ora sono io quello anziano e saggio in mezzo ad un cast di giovani".

Wyle si è pentito per non essersi allenato di più per la parte. "Purtroppo non ho fatto molto s

ul piano fisico e me ne pento, non immaginavo una tale pressione fisica, non mi sono allenato a sufficienza  e così mi capitava di svegliarmi il giorno dopo le riprese con i

muscoli doloranti e lividi da tutte le parti. Ora però va meglio. Falling Skies funziona da training. Il solo reggere le armi, quasi tutte pesantissime mitragliatrici, è come fare pesi in palestra, e poi, visto che dobbiamo avere un fisico "post-apocalisse"  ci teniamo lontani dal servizio bar. Non tutte le apocalissi vengono per nuocere!”.

Crede agli alieni l'attore californiano? "Non lo so. L'universo è immenso, sarebbe molto egocentrico pensare che siamo i soli, lo dice anche lo scienziato Stephen Hawking e ho molta stima di lui, ma come dire? io non li ho mai visti".

Nonostante ciò' dispensa consigli su cosa fare in caso di invasione aliena: "Impossessati di un'arma e trova una grotta dove nasconderti".