venerdì, 14 Giugno 2013
VIP in therapy : le serie TV dallo strizzacervelli
Go On, Anger Management e l’italianissima In Treatment
Le serie tv, sia americane che italiane, vertono da qualche tempo sul tema della psicoterapia, con un approccio in prevalenza umoristico, ma anche più serio e originale. In USA si guarda a questo argomento con molta ironia e i problemi legati a traumi o dipendenze danno allo spettatore degli spunti per sorridere delle vicende un po’ strane dei protagonisti. E’ il caso della sit com Go on, con Matthew Perry.

L’ex Chandler di Friends, un po’ appesantito dagli anni ma sempre simpatico, è un vedovo che entra in un gruppo stranissimo alla ricerca di conforto e trova degli amici con problemi anche più grandi del suo.
Ryan King, giornalista sportivo stella della radio, dopo aver perso la moglie in un incidente stradale, traduce il suo dolore in ossessione per il lavoro, e viene obbligato dal suo capo ad unirsi ad un gruppo di terapia. Anche se inizialmente crede di non averne bisogno, presto realizza che frequentarlo non potrà che fargli bene.
Gli altri membri del gruppo di supporto sono totalmente surreali e hanno la più diversa gamma di problematiche da risolvere. I personaggi di Go On sono particolari, ognuno di loro si differenzia per un fascino fuori della norma.

Go on, serie comedy di questa stagione su NBC, è la dimostrazione di come i problemi possano avvicinare a qualcuno anziché allontanare. Lo show parla con ironia della gestione del dolore da parte d’individui che non hanno niente in comune.
Matthew-Chandler in Go On ha trovato il modo di incontrare di nuovo la sua Monica (Courtney Cox)di Friends Purtroppo gli ascolti boom dell’inizio non hanno tenuto, e la serie è stata cancellata per la prossima stagione.

Altra serie comedy ispirata al mondo delle psicoterapia è Anger management, in onda sul canale americano FX, con un brillante Charlie Sheen, quasi nella parte di se stesso.

Charlie Goodson (traduzione ironica: bravo figlio), è un ex giocatore della Minor League di baseball che, dopo aver superato i suoi problemi di gestione della rabbia, è diventato un terapista specializzato proprio nella cura del problema che lo aveva afflitto. I suoi metodi di cura sono poco convenzionali e la sua vita è continuamente complicata dalla sua famiglia e dagli amici.
Nel cast Selma Blair, una psicoterapeuta come Charlie che ha con lui una relazione soprattutto “fisica”.
Anche in questa serie i personaggi del gruppo di pazienti sono caricaturali, ognuno a suo modo comico, dal vecchio razzista omofobo, alla ragazza superficiale, al gay rabbioso.

Nella seconda serie, in onda sul canale USA FX, entra e rimane presente il papà di Charlie, sul set e nella vita, il famoso Martin Sheen. Rapporto difficile il loro, conflittuale ma molto divertente.
Guest star anche l’ex moglie di Sheen, Denise Richards, e la “bad girl” Lindsay Lohan nel ruolo di se stessa, in fase di riabilitazione e terapia. Lindsay, co-protagonista con Charlie di Scary Movie 5, ha partecipato ad alcuni episodi della serie come favore all’amico-collega.

Di tenore tutt’altro che ironico, la serie In treatment da poco conclusasi, con protagonista il sempre bravissimo Sergio Castellitto nel ruolo dello psicoterapeuta Giovanni Mari.
Sky Cinema ha portato in tv la versione italiana dell'omonima serie di culto americana firmata Hbo, una delle più interessanti degli ultimi anni, premiata con due Emmy e un Golden Globe ed applaudita dalla critica.
Si tratta di una serie tv unica nel modo di raccontare le vicende dei protagonisti: parla infatti di uno psicoanalista che in ogni puntata vede solo un paziente. I 5 diversi pazienti si alternino lungo i 5 giorni della settimana in cui è stata trasmessa la serie, fino al venerdì in cui l’analista stesso si cala nel ruolo di paziente per la seduta di controllo.
L’impressione è quella di partecipare alla routine quotidiana dell’analista.

Il lunedì è il turno di Sara (Kasia Smutniak), una donna fragile che usa il sex appeal per mascherare un trauma infantile. Il martedì tocca a Dario (Guido Caprino), carabiniere segnato dagli orrori di una strage. L'esordiente Irene Casagrande interpreta Alice, l'adolescente ribelle del mercoledì, a rischio suicidio mentre Barbara Bobulova e Adriano Giannini sono Lea e Pietro, coppia in crisi per via della gravidanza non desiderata di lei.
L’aspetto senz’altro più interessante della serie è che non si vede ciò che viene detto durante le sedute: viene mostrato solamente lo studio dell’analista. Un paziente entra, stringe la mano all’analista, si siede, comincia a parlare. I gesti e le azioni sono ridotti al minimo.

In treatment ha avuto un ottimo riscontro di pubblico ed è stata vista in media da 200 mila spettatori a episodio.

Gloria Bogi