Fabrizio Moro: arriva il nuovo disco con un brano speciale
Esce venerdì 12 aprile “Figli di Nessuno”, il decimo disco di inediti di Fabrizio Moro, album che arriva a due anni di distanza da “Pace”.
Undici brani scritti in modo schietto, diretto e senza filtri come “Filo d’Erba”, canzone che il cantautore ha scritto pensando al figlio Libero che però non ha avuto il coraggio di fargli ascoltare: “Sarà un argomento difficile da affrontare”, spiega il cantante. Questo è un album ricco di forti sentimentale. Un disco ruvido, vero e spontaneo.
D: Ci racconti del nuovo disco, chi sono i Figli di nessuno?
R: “Per Figli di Nessuno intendo tutti gli uomini, soprattutto i ragazzi del mio quartiere dove, nonostante le difficoltà del contesto hanno continuato a lottare. Sono quelli che sono abbandonati a se stessi e che lottano, ogni giorno, con dignità!”.
D: Crede che l’amore possa salvare le persone?
R: “Si, l’amore ha il potere di salvarti da ogni cosa, nella mia vita è stato sempre così. Parlo dell’amore in generale, come quello che ho per i miei figli, che mi ha aiutato a superare paure che mi portavo dietro dall’adolescenza. Da quando sono nati i miei bambini ho affrontato il problema dell’ipocondria, ne soffro da quando sono nato.
D: Quanto è importante per lei la fede?
R: “Credo in Dio, tantissimo e prego spesso. Questo mi da una forza enorme per affrontare le difficoltà che ho, soprattutto artisticamente. Sono ottimista di natura e questo mi è dato dalla fede”.
D: C’è un modo per aiutare gli adolescenti a credere di più in se stessi?
R: “Oggi non c’è più il concetto di collettività. Ognuno è chiuso dentro se stesso davanti ad un telefonino o a uno schermo. Prima esistevano gli oratori, io ci andavo, perché li c’erano i miei amici e con loro condividevo tutto. Ci si ritrovava, si parlava e si facevano piccole rivoluzioni per migliorare la realtà del nostro quartiere. È importante essere convinti che la persona accanto a te può fare la differenza e che insieme si possono cambiare le cose”.
D: Qual è il brano che più ama del nuovo disco?
R: “Filo d’Erba è il brano più ispirato perché parla di mio figlio. È un bambino di dieci anni che mi somiglia molto, soprattutto caratterialmente. Io da piccolo ero un bambino introverso, pauroso e vedo me nei suoi occhi. La separazione dalla mia compagna, sua madre, lo ha distrutto e questo mi ha logorato l’anima. Vederlo soffrire mi ha ispirato in questa canzone”.
D: Qual è stata la reazione di suo figlio al brano?
R: “Non ha ascoltato la canzone, sarà molto difficile da affrontare come argomento”.
D: Conosciamo tutti Fabrizio cantante, ma com’è Fabrizio uomo?
R: “Quando non lavoro sto con i miei figli. Quando non sto con loro il mio tempo lo passo a guardare film. Non amo uscire, frequentare locali ma il cinema, dopo la musica, è la cosa che amo di più!
D: Che musica piace a Fabrizio Moro?
R: “Musica Metal, solo metal. Per me esiste solo questa”.
D: E con i suoi figli non ascolta canzoni per bambini?
R: “No (sorride), ascoltiamo solo musica punk, quella pesante”.
D: C’è qualche autore da cui si sente rappresentato in Italia?
R: “Tra gli autori giovani il più bravo è Ultimo. Conosco poco Achille Lauro ma è punk anche lui, mi è piaciuto il brano di Sanremo. Dei veterani amo Luca Carboni, è stato uno delle mie fonti d’ispirazioni proprio come Vasco Rossi”.
D: Cosa farà quest’estate?
R: “Promuoveremo l’album ma poi andrò in vacanza, sono undici anni che non vado in vacanza d’estate perché ho sempre lavorato. Questa è la prima estate che non suonerò ed è per questo che il tour partirà a settembre”.
D: È già tutto pronto?
R: “Si, abbiamo già la scaletta e durerà quasi tre ore. Io quando salgo sul palco non riesco più a scendere. Prima o poi mi staccheranno la luce”.