La nuova versione dei fatti di Sollecito sull'omicidio Kercher
(KIKA) - ROMA - Raffele Sollecito scarica Amanda Knox. È questo il significato delle parole proferite in conferenza stampa dal giovane pugliese, accusato insieme alla sua ex fidanzata americana dell'omicidio della studentessa Meredith Kercher, avvenuto il 1 novembre 2007.
"La sera del delitto io ero a casa mia a Perugia. Nient'altro è sicuro", ha reso noto il giovane pugliese, supportato dagli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Maori, che vogliono differenziare una volta per tutte la posizione del proprio assistito da quella della Knox.
"Sul coltello e sulla lama è stato trovato solo il Dna di Amanda e non sono state repertate ed esaltate al luminol tracce miste Sollecito-Kercher all'interno della casa".
In questo modo, con il ricorso depositato in Cassazione, la difesa di Sollecito chiede l'annullamento della condanna a 25 anni di carcere.