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La star ha portato sul set la figlia Vivienne nel ruolo della principessa Aurora
C’è una ragione per cui Angelina Jolie ha voluto portare sul set di Maleficent la figlia Vivienne, l’ultima arrivata, insieme al gemellino Knox, dei suoi sei figli.

Nella versione non animata della favola della Bella addormentata che ora la Disney porta al cinema a 55 anni dall’uscita del film d’animazione, Angelina Jolie ha un aspetto inquietante e davvero molto simile alla strega dai lineamenti puntuti del cartone animato. “E’ stata una scelta quasi forzata quella di fare interpretare Aurora da mia figlia Vivienne, nessun altro bambino piccolo mi si sarebbe avvicinato, conciata in quel modo”. La Jolie si è sottoposta ad ore ed ore di trucco per assomigliare alla perfida strega Malefica che, non invitata alla festa per il battesimo della principessa Aurora, decide di presentarsi ugualmente portando in dono una maledizione crudele.Le sono state applicate due protesi angolose sugli zigomi e un copricapo con due corna ritorte sulla testa. “E’ un tributo all’originale, alla Malefica del film di animazione, quindi abbiamo cercato di avvicinarci il più possibile a quel look. Ci siamo riusciti così bene da creare alla sottoscritta qualche difficoltà. Alcuni amici sono venuti sul set con i figli. Io nella mia testa mi consideravo un personaggio Disney e così mi sono avvicinata ai bambini piena di aspettative e molto sorridente. Li ho fatti piangere. Uno di loro ha persino detto, in lacrime: ‘Mamma, per favore, di’ alla strega cattiva di smettere di parlarmi’. Solo mia figlia Vivienne non aveva paura di me. Sapeva che sotto quel trucco c’era la sua mamma”. Vivienne dunque ha vestito i panni della Principessina Aurora da bambina, mentre Elle Fanning ha interpretato l’adolescente che verrà risvegliata dal lungo sonno grazie al famosissimo bacio del principe che annullerà la stregoneria di Malefica. “Era il mio personaggio Disney preferito, quando ero bambina. Ero terrorizzata da lei, ma ne ero anche molto affascinata. Era elegante e aggraziata, eppure era così crudele – dice la Jolie che è famosa per il suo passato adolescenziale dai toni dark - “Ero una ragazzina molto introversa. Sono cambiata crescendo e girando il mondo. Ho visto tante persone soffrire e questo mi ha fatto riflettere sulle mie presunte sofferenze. Mi ha fatto mettere le cose in prospettiva, Ora sono una persona molto più solare, anche grazie alla mia bellissima famiglia. E’ anche per questo che ho voluto fare un film Disney. Come mamma ho imparato ad apprezzare il valore di uno spettacolo che so di poter andare a vedere con la famiglia essendo sicura che ci sarà qualcosa di buono per i ragazzi, senza preoccuparmi di messaggi o immagini inappropriate”. Angelina Jolie e il compagno Brad Pitt hanno adottato tre figli:  Maddox, Zahara e Pax,  mentre dalla loro unione sono nati Shiloh, Knox e Vivienne Marcheline.

In attesa dell’uscita di Maleficent, che arriverà il 28 maggio in Italia, la Jolie si sta occupando della post-produzione del suo terzo film da regista, Unbroken (sugli schermi il prossimo gennaio), che racconta la vita di Louis Zamperini, il corridore olimpico che fu fatto prigioniero dai giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale. Il film è tratto dalla biografia di Laura Hillenbrand i cui diritti furono acquisiti da Universal già nel lontano 1957 pensando a Tony Curtis per il ruolo del protagonista, ma il progetto allora fu accantonato. “Non è stato facile fare un film degno di questo grande uomo. – ha detto l’attrice e regista a fine riprese, avvenute in Australia - Tutte le persone coinvolte in questo progetto hanno sentito il peso di questa grande responsabilità.  Come tutti i lettori del libro di Laura, e tutti coloro che amano e stimano Louie, sono una di quelle fan che ha imparato moltissimo da lui. Mi ha reso una persona migliore”.

La Jolie parla senza difficoltà anche della decisione di essersi sottoposta a doppia mastectomia per allontanare il rischio di cancro al seno, malattia che ha ucciso la madre Marcheline. “Sto bene e sono felice di aver preso questa decisione, sono stata fortunata ad aver incontrato medici straordinari che mi hanno aiutata nella mia scelta. Devo ancora subire un intervento, nel frattempo, ovunque vada, ne parlo. Occorre consapevolezza”.
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