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Christian Bale, protagonista della trilogia ne spiega il successo
Se chiedi a Christopher Nolan lui nega, dice che non era sua intenzione fare un film politico, eppure in The Dark Knight Rises, l'ultimo film della trilogia diretta dal regista di Inception, che vede protagonista Christian Bale, è molto facile notare riferimenti politici, economici e sociali.
The Dark Knight Rises, in uscita il 20 luglio negli States e il 29 agosto in Italia, mostra un attacco al cuore finanziario della città, mostra scorrettezze della classe politica, un attentato terroristico nel corso di un incontro di foodbal e i successivi disordini.

Eppure ecco cosa dice a riguardo il regista: “Non vedo questo film come un film politico, sono gli altri che lo vedono così, era successo anche per i film precedenti, ma davvero, il modo in cui noi produciamo, pensiamo, scriviamo Batman ha a che fare con l'intrattenimento. Noi raccontiamo una storia, poi, se questa storia dipinge una realtà non così lontana da quella che stiamo vivendo è perchè quello che vogliamo dare è emozione.
Così costruiamo il nostro “cattivo” in base a come il mondo vede oggi i cattivi. Ed è naturale che quando c'è una somiglianza fra il mondo che raccontiamo e quello reale, la gente ci veda dietro un messaggio politico. Ma io ho amato avere a che fare con Gotham, una città che non esiste. Questa circostanza mi ha dato molta libertà d'azione e rende possibile una universalità che New York o Chicago ci avrebbero negato. Gotham potrebbe essere in qualsiasi parte del mondo".

"Qualsiasi parte eccetto la Cina che aveva impedito la visione di The Dark Knight e che ora mette al vaglio questo terzo film. E' sottoposto ora all'esame della commissione – spiega ancora il regista – sapremo fra un mese se avrà mercato anche laggiù”.

Certo non deve essere d'aiuto l'incidente diplomatico in cui era stato coinvolto Bale lo scorso inverno, quando, in Cina per presentare The Flowers of War, imponente pamphlet storico diretto da Zhang Yimou, aveva tentato di fare visita al dissidente non vedente Chen Guangcheng, ed era stato malamente respinto dalle guardie cinesi.
Sicuramente la mia visita non è stata di aiuto. The Flowers of War ha comunque avuto un grande successo in Cina – spiega Bale – e anche Batman sarà visto, solo che sarà visto con sistemi non ufficiali, attraverso internet per esempio. Credo che alla fine, cosa mancherà da quel mercato, più che il pubblico, saranno gli incassi”.
Cosa rende particolare questo ultimo film della trilogia è il punto di partenza: Batman non è un eroe, anzi. In una Gotham city ormai liberata dal crimine organizzato, grazie anche al sacrificio del nome e della fama di Batman, accusato, alla fine dello scorso film dell'omicidio del paladino della giustizia, che in verità era il cattivo di turno, la vita procede in modo florido e sereno, fino a quando non si presenterà una nuova minaccia, che coglierà impreparato l'eroe, inattivo da oltre otto anni e ormai ridotto all'ombra di se stesso.
Un film che sicuramente non delude le aspettative, forse il miglior Batman di sempre e che ripropone la presenza di personaggi ormai consolidati, come quelli interpretati da Morgan Freeman, Michael Caine e Gary Oldman, ne introduce di nuovi, tra cui Marion Cotillard, ma anche Anne Hathaway nei panni di Catwoman e Joseph Gordon Lewitt, in quelli di Blake, un poliziotto destinato a un grande futuro, e celebra quelli dei film precedenti, da Liam Neeson a Aaron Eckhart, in un alternarsi di scene spettacolari in pieno stile Nolan e momenti emozionali molto intensi.
Manca invece Heath Ledger, che per la sua interpretazione del Jocker vinse l'Oscar postumo. Christiopher Nolan spiega così la scelta. “E' stato meraviglioso averlo accanto e ci ha regalato una performance straordinaria, ci manca moltissimo, ci abbiamo ragionato a lungo e ne abbiamo parlato, alla fine abbiamo deciso che una breve citazione in un prodotto di fantasia come un film non gli avrebbe fatto onore”.
Christian Bale, protagonista della trilogia spiega così il successo di Batman, superiore persino a quello di Spiderman. “Batman è un personaggio più scuro, più simile alla natura umana. Per lui non è tutto bianco e nero. ci sono molte sfumature di grigio. E' sempre sul filo del rasoio, sempre al limite tra il bene e il male e potrebbe sempre tranquillamente essere il 'cattivo' del film. E' sempre in bilico e il pubblico lo capisce, ne comprende le ragioni e apprezza che abbia l'abilità di fermarsi al momento giusto, è altruista”

Francesca Gentile
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