lunedì, 11 Aprile 2016

Hardcore, il primo film realizzato interamente in GoPro

di Redazione
Ecco l'idea del filmmaker russo Ilya Naishuller: adrenalina pura. In uscita il 13 aprile.


Realizzare un film quasi esclusivamente con telecamere GoPro, quelle piccole telecamerine solitamente montate addosso agli sportivi per riprendere le loro imprese.

E’ questo l’originale progetto portato a termine dal filmmaker russo Ilya Naishuller che ha fatto diventare lungometraggio un’idea nata per un video musicale in cui il protagonista era coinvolto in una lunga scena d’azione, tutta girata in prima persona. Il video, della canzone ‘Bad Motherf*cker’ del gruppo punk Biting Elbows, è diventato un fenomeno virale, che ha raggiunto 120 milioni di visualizzazioni nel mondo. Ciononostante, l’idea di far diventare quell’esperimento un vero e proprio film (dal titolo Hardcore!, in uscita in Italia il 13 aprile distribuito da Key Films) non era facile da realizzare.

Ilya Naishuller, leader dei Biting Elbows e regista del video era scettico quando fu contattato, via Facebook, dal produttore Timur Bekmambetov che gli propose di far diventare un lungometraggio quel suo concept.

“Una cosa è realizzare un video di pochi minuti, un'altra un intero film – dice il regista – però l’idea m’intrigava. Il cinema d’azione ha sempre prosperato lì dove riusciva a dare la sensazione di partecipare a situazioni pericolose che nella vita reale la maggior parte delle persone eviterebbe. L’obiettivo di Hardcore! era allontanare ulteriormente questo limite, mettendo lo spettatore direttamente nel corpo del protagonista, permettendogli di vivere direttamente quelle sensazioni emozionanti e primordiali a cui generalmente assiste da una distanza più sicura".

Obiettivo raggiunto. Hardcore! è 95 minuti di pura adrenalina, in cui non si vede mai in faccia il protagonista, perché il protagonista ha gli occhi dello spettatore. “La cosa difficile – spiega Naishuller – non era girare le scene d’azione, quelle, così come le abbiamo fatte noi, si vedono in qualsiasi videogioco di ultima generazione. La cosa difficile è stata riuscire a raggiungere un equilibrio fra azione e storia, con applicata la giusta dose di humor. Mi chiedevo se sarei stato in grado di raccontare una storia all’interno di quella gabbia creativa. Mi rendevo conto che, se fossi riuscito, ne sarebbe scaturita un’esperienza cinematografica senza precedenti”.

GUARDA LA LOCANDINA E I PROTAGONISTI:




LA TRAMA:


Il protagonista, Henry, è un soldato che si risveglia su un tavolo di laboratorio. Non ricorda nulla della sua vita precedente ma una donna gli dice di essere sua moglie. Pochi minuti dopo si scatena l’inferno e la moglie viene rapita da un folle personaggio a capo di un gruppo di mercenari che ha un piano per dominare il mondo. Henry deve salvare la donna. Compito non facile anche perché si trova a Mosca, dove tutto gli è estraneo e tutti lo vogliono morto. Presto conosce però uno strano alleato, Jimmy (interpretato dall’ottimo autore australiano Sharlto Copley). Riuscirà Henry a sopravvivere a tutta questa follia?

Vedendo attraverso i suoi occhi, lo spettatore è coinvolto sino al punto di provare fisicamente sensazioni analoghe a quelle previste dal copione per il protagonista. “Una grande difficoltà da superare – continua il regista – è stata quella di stabilizzare le immagini affinché non ci fosse troppa differenza, in termini di esperienza visiva, fra le scene d’azione e quelle più statiche. Gli ingegneri della GoPro hanno creato per noi uno speciale casco stabilizzato, abbastanza leggero da non procurare troppa pressione su chi lo indossava e abbastanza forte da resistere ai colpi e ai danni fisici durante le durissime riprese”.

C’è da dire che, da questo punto di vista, il risultato è raggiunto solo in parte perché se la resistenza del casco ha fatto sì che venissero danneggiate solo un paio di telecamere, sulla stabilizzazione delle immagini si poteva forse fare meglio e una certa sensazione di mal di mare, a vedere il film, viene lo stesso.

Hardcore! però piacerà molto alle generazioni più giovani, quelle abituate ai videogiochi, perché - mal di mare a parte - è certamente vero che non esiste tecnologia 3D o altri espedienti tecnologici già inventati in grado di far sentire lo spettatore altrettanto catapultato dentro la magia del film come in questo esperimento in prima persona.

GUARDA ROBERT SOWNEY JR, SPERICOLATO SULLO SLITTINO:

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Video di Robert Downey Jr/instagram