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Tom Cruise in un nuovo ruolo tutto muscoli e testosterone
Sessanta milioni di copie vendute nel mondo. La saga di Jack Reacher, fenomeno letterario nato dalla penna di Lee Child, non poteva non fare gola a Hollywood ed in particolare a uno degli attori più potenti della “Industry”, Tom Cruise, che del primo film dedicato al personaggio letterario è il produttore oltre che il protagonista.
Jack Reacher dunque, ha il volto di Tom Cruise, da sempre a suo agio nelle vesti di uomo d’azione, dai tempi di Top Gun, il film che ventisei anni fa lo consacrò nell’olimpo hollywoodiano, e del primo Mission Impossible.
“Jack Reacher, la prova decisiva”, scritto e diretto da Christopher McQuarrie (lo sceneggiatore di The Tourist, Operazione Valchiria e I soliti sospetti, con il quale aveva vinto l’Oscar, nel 1996) è tratto dal nono dei diciassette romanzi della serie di Child.

Il film racconta di un ex investigatore militare, Reacher, appunto, che è chiamato a far luce su una strage che sembra casuale, ad opera di uno psicopatico e che invece si rivelerà essere un complotto in piena regola.

Accanto a Tom Cruise recita Rosamund Pike, che interpreta il legale dell’unico sospettato della strage.
Insieme i due cercheranno di trovare il bandolo di un’intricata matassa che porterà ai veri colpevoli di quegli omicidi. Fanno parte del cast anche Robert Duvall e l’attore e regista tedesco Werner Herzog, nei panni di uno spietato e credibilissimo malavitoso russo.

Quando la notizia che Tom Cruise avrebbe interpretato Reacher si è diffusa nel web non sono mancate le critiche da parte dei fan della serie di romanzi.Reacher infatti è descritto dai romanzi di Child come un uomo massiccio, altissimo e potente e Cruise ha grandi doti d’attore e un fisico capace di resistere agli assalti del tempo (la scorsa estate ha compiuto 50 anni senza dimostrarne più di una quarantina) ma certo, con il suo metro e settanta di altezza, non puo’ essere considerato corpulento. “E’ stato un cruccio che mi sono fatto quando si è trattato di capire se era un ruolo adatto a me – ha detto l’attore in una recente intervista – mi sono convinto quando

lo stesso autore della saga, Lee Child, ha visto le audizioni e ha approvato la mia candidatura. La sua benedizione è stata la molla che mi ha fatto decidere. Se non fossi piaciuto a lui non lo avrei interpretato e mi sarei limitato a produrre il film”.
Cruise spiega anche perché è un fan convinto del personaggio letterario. “Jack Reacher è Dirty Harry, è James Bond e Josey Wales insieme. Reacher fa le cose che noi tutti vorremmo fare, ma che non facciamo perché impediti dalle convenzioni sociali o dalla legge. Lui sa cosa è giusto e in nome di quel senso di giustizia agisce, spesso infischiandosene delle regole e della legge. Chi non vorrebbe poter fare così, almeno una volta nella vita?”.


Tom Cruise, l’attore, assomiglia un po’ a Jack Reacher. A Hollywood non è molto amato, forse per via di certi suoi strani atteggiamenti, forse per la sua passione per Scientology, l’Academy non gli ha mai riconosciuto l’onore di un Oscar, eppure sul piano professionale Tom Cruise fa quello che vuole e sforna film di successo a ritmi davvero incalzanti. Dopo essere stato, la scorsa estate un rocker alcolizzato in Rock of Ages, film tratto dal famoso musical di Broadway, ha girato il quarto episodio di Mission Impossible ed ora è impegnato nello sci-fi Oblivion, basato sul fumetto ideato da Joseph Kosinski, che del film è sceneggiatore e regista. Cruise in Oblivion interpreta un altro Jack, anche lui ex soldato e unico sopravvissuto sulla Terra, devastata da una guerra contro una razza aliena. Anche lui come Jack Reacher si troverà di fronte a una realtà diversa dalle apparenze.

Francesca Scorcucchi
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