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Only lovers left alive apprezzato a Cannes, ma non ha vinto.
A Cannes è stato apprezzato ma non ha vinto. Only Lovers Left Alive,  di Jim Jarmush,  uno dei registi più originali del panorama contemporaneo americano era stato inserito all'ultimo momento nella lista dei film in concorso.

Si tratta di una storia di vampiri che vede protagonisti gli inglesi Tilda Swinton e Tom Hiddleston,  già visto nel ruolo di cattivo in The Avengers e ora calato nei panni di un vampiro depresso in questa storia d’amore, fatta di lunghe separazioni e rinnovati incontri, che Jarmush ha anche scritto.

Il regista, intervistato dall’attore James Franco per un sito online che si occupa di cinema indipendente, ha definito il suo film come una semplice storia d’amore: “E’ una lettera d’amore, una storia sentimentale fra due amanti eccentrici,  molto eccentrici,  infatti Adamo ed Eva sono innamorati da centinaia d’anni, non può essere altrimenti visto che sono due vampiri”.

Il regista di Daunbailò però spiega che la sua non è la solita storia di vampiri (una dichiarazione quasi obbligatoria in tempi in cui i vampiri paiono essere l’unico argomento a prova di box office a Hollywood):  “I miei Adamo ed Eva sono due outsiders, due personaggi bohémien, che hanno osservato l’umana natura per secoli. Loro non odiano gli umani, anzi, ne amano le espressioni artistiche, l’architettura, la letteratura, la scienza e lui, Adamo, il bravissimo Tom Hiddleston,  è una sorta di Amleto,  un personaggio sotterraneo e molto depresso a causa della sua osservazione nell’umana natura durante i secoli. Lei invece è un essere molto forte e volitivo. Ho voluto lei, Tilda Swinton,  perché mi ha sempre trasmesso questa forza”.


Jim Jarmush dunque intende usare il tema evergreen delle vampire story per fare una sua osservazione, piuttosto critica e severa, dell’umana natura. “Non è una storia classica, non ci sono giugulari da morsicare per succhiarne il sangue,  è piuttosto la visione, in diretta e distaccata, della storia umana”.

Attraversare il mondo e osservare l’uomo per centinaia d’anni. E’ questo infatti, secondo il regista, il fascino delle storie che hanno a che fare con i vampiri. “Lei, ad esempio, Eva, ha in casa le pareti rivestite di librerie e libri, sa leggere in tutte le lingue. Ha le conoscenze che solo chi vive a lungo, molto più a lungo della media, puo’ avere. Lui invece ama la scienza e la musica, e si esprime attraverso la musica, vibrazione degli strumenti ad arco.Non è il sogno di ognuno di noi, quello di avere tempo a sufficienza per leggere tutti i libri che vorremmo e ascoltare tutta la musica possibile?”.

I protagonisti hanno nomi, Adamo ed Eva, che riportano immediatamente il pensiero alle debolezze umane.  “La mia infatti è una metafora della fragilità dell’essere umano”.

Jarmush è uno dei più apprezzati registi indipendenti. Un artista che non si piega alle esigenze del mercato cinematografico, e lui stesso da una definizione molto particolare a tutto quello che è considerato arte. “Non sono contro i virtuosismi nell’arte ma considero questa solo un mezzo per esprimere emozioni.  L’arte è un sistema di consegna dei sentimenti, un mezzo che consente di esprimere ciò che si prova. Sono le emozioni, le sensazioni le cose importanti. Io personalmente posso essere toccato nel vivo dal miglior musicista, come dal più primitivo degli strimpellatori di chitarra, quello che conta è la capacità di trasmettere qualcosa”.

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