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Lo stallone italiano diventa allenatore per un il giovane figlio di Apollo Creed.
(KIKA) - HOLLYWOOD - Sylvester Stallone è stato consacrato al grande cinema nei ruoli di Rambo e Rocky, i due indimenticabili eroi del cinema che tanto faticano a trovare un sostituto. Dopo ben sei episodi di una delle saghe più longeve e fortunate del cinema, lo stesso Stallone ha deciso di passare il testimone allo sceneggiatore-regista Ryan Coogler, che lo "confina" al ruolo di allenatore per Creed, nuovo film sul pugilato in uscita in Italia il 14 gennaio prossimo.

Nel film un Rocky invecchiato, sempre interpretato da Stallone, segue i primi passi del figlio di uno dei suoi più grandi avversari, l'Apollo Creed di "Living in America" che tutti ricordano salire sul ring con il cilindro a stelle e strisce in Rocky II.

Il suo nome è Adonis Creed e viene interpretato da Michael B. Jordan, che già aveva lavorato con Coogler nel film Prossima fermata Fruitvale station del 2013. Il film trattava dell'omicidio di un ragazzo di colore da parte della polizia, tema quantomai attuale.

Se quel lungometraggio aveva parlato di razzismo, in Creed l'odio razziale non compare minimamente, a vantaggio di una narrazione pulita, che però non stupisce. Chi infatti pensa di andare al cinema a vedere Rocky che si dedica a nuove tematiche sarà sicuramente deluso: è sempre la stessa routine: dall'allenamento scoppiacuore al match finale, con un numero di pugni sferrati che rasenta l'inverosimile.

 

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