(KIKA) - MILANO - Poche ore dopo la diramazione della notizia della messa al bando di Al Bano dalle porte ucraine, l’artista di Cellino San Marco decide di replicare, affidando le sue riflessioni ai microfoni del programma radiofonico I Lunatici di Radio 2.

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“Ma stiamo dando i numeri? Appena mi hanno dato la notizia ho pensato a un pesce d'aprile anticipato, o a qualcosa del genere. La mia coscienza è a posto. Non ho mai detto mezza parola contro l'Ucraina”, il sorpreso esordio del cantante pugliese. “Non sono preoccupato, ma non so a che cavolo si riferiscano. Vorrei avere una motivazione, non ho fatto mai niente contro alcuna nazione. Io mi considero un uomo di pace, non vedo perché mi debbano far passare per terrorista. Mi aspetto delle scuse”.

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“Certo questo titolo mi mancava. Ho cantato anche per il loro presidente, non riesco a capire da dove nasca questa cosa. Dicono che tutto dipenda dal mio apprezzamento per Putin e per la Russia? Ma se mi fanno una domanda avrò il mio diritto di rispondere come la penso. Ma questo non vuol dire che sono contro l'Ucraina. Non ho avuto ancora tempo di parlare con nessuno”.

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Secondo le richieste del Consiglio di Sicurezza e Difesa nazionale, il Ministero della Cultura ucraino ha inserito il cantante di Cellino San Marco nella lista delle persone pericolose per la sicurezza dello Stato, posizionandolo al 48esimo posto. Al Bano pagherebbe l’amicizia con Vladimir Putin, cui a più riprese il cantante avrebbe espresso il suo sostegno anche condannando le sanzioni che l'Europa ha inflitto alla Russia proprio a causa della crisi con l'Ucraina, da lui definite "inutili e dannose".

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