(KIKA) - VASHON - Amanda Knox torna ad affrontare il tema degli anni trascorsi in prigione, sollevando nuove polemiche.

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L’ex fidanzata di Raffaele Sollecito ha concesso una intervista al settimanale Oggi, tornando a parlare dell’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto 15 anni prima, e delle conseguenze della prigionia: “Sono infinitamente grata di essere viva e di esser stata scagionata, ma niente potrà restituirmi i quattro anni trascorsi senza motivo in carcere, e niente potrà cancellare il trauma che è stato inflitto alla mia famiglia, ai miei amici e a me. Soffro ancora lo stigma di un'accusa falsa: resterò per sempre la "ragazza che è stata accusata di omicidio”.

La Knox ha poi aggiunto: “Penso che, dopo 13 anni in galera, è probabile che Rudy Guede non sia più un pericolo per la società. Ma penso anche che il carcere non l'abbia rieducato. Una persona che continua ad accusare degli innocenti del delitto che lui stesso ha commesso, e che si rifiuta di concedere la verità a una famiglia devastata dal dolore, resta un criminale”.

Oggi la Knox vive sull’isola di Vashon, nello Stato di Washington, ed è mamma della piccola Eureka Muse, nata dal matrimonio con Chris Robinson.