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London - venerdì, 12 Giugno 2020
Black Lives Matter: giù le statue, anche quella di Montanelli
Dopo Colston, il movimento di protesta prende di mira anche Winston Churchill.
Statua Indro Montanelli, Statua Edward Colston - 12-06-2020 - Black Lives Matter: giù le statue, anche quella di Montanelli

(KIKA) - LONDRA, MILANO - L'onda di protesta scatenata da Black Lives Matter non accenna a fermarsi e i dimostranti seguono l'esempio di Bristol, dove la statua di Edward Colston, benefattore settecentesco di cui però sono venuti alla luce i trascorsi come mercante di schiavi, ha fatto scuola. 

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Se la sua statua nel centro di Bristol è stata buttata nelle acque del porto, e successivamente ripescata, altre statue in giro per il mondo hanno subito o stanno subendo lo stesso trattamento, anche quelle in onore di personaggi simbolo della storia locale, a lungo ritenuti intoccabili. 

VIA LE STATUE

Come Winston Churchill, considerato per decenni un padre della patria per aver governato il Regno Unito durante la Seconda Guerra Mondiale e aver fronteggiato Hitler e la Germania nazista. Meriti che non sono evidentemente bastati a preservarlo dalle proteste di questi giorni: così la sua statua a Parliament Square, a Londra, è stata vandalizzata con le parole "Era razzista". Siccome le proteste non vengono mai sole, manifestanti di estrema destra raggiungeranno Londra per reazione. 

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Ma anche in Italia ci sono statue che rischiano il linciaggio: come quella che rappresenta il giornalista Indro Montanelli nei giardini a lui dedicati a Milano, che i Sentinelli di Milano hanno proposto di eliminare. Il giornalista toscano, in gioventù fervente fascista, visse in Abissinia quando questa era una colonia italiana e raccontò decenni fa in un confronto televisivo di aver avuto una "moglie" dodicenne, comprata dal padre stesso della bambina, con cui aveva rapporti consueti, senza considerarla una violenza per via delle differenze di abitudini e di usi e costumi locali. 

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