(KIKA) - LONDRA - "Brexit means Brexit", Brexit significa Brexit: questo era stato il motto di Theresa May quando nel luglio 2016, eletta alla guida dei conservatori e del governo britannico, si era assunta la responsabilità di traghettare il Paese verso l'uscita dall'Unione Europea, come da inaspettato esito del referendum voluto dal suo predecessore David Cameron, che aveva decretato la volontà antieuropeista dei sudditi britannici. 

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Un compito non facile, soprattutto per lei che era pro Remain, arrivato dopo che anche il leader dello UKIP, Nigel Farage, che pur aveva lanciato e poi sostenuto l'idea dell'uscita dall'Unione, si era defilato. 

Tre anni dopo, Brexit significa, per Theresa May, dimissioni: nonostante gli sforzi profusi non è riuscita a portare a termine con l'Unione Europea un accordo per l'uscita che non fosse troppo oneroso per il suo Paese (No deal is better than a bad deal, niente accordo è meglio di un cattivo accordo), e che per questo è stata sfiduciata dal suo stesso partito. 

Per stamattina era atteso un suo discorso alla nazione e così è stato: davanti all'ingresso del numero 10 di Downing Street, residenza del Primo Ministro britannico, la premier è comparsa con un tailleur living coral e decolletè nere, per annunciare, tra le lacrime, la fine del suo incarico.  "Ho fatto del mio meglio, ma purtroppo non sono riuscita a far passare la ratifica della Brexit." ha dichiarato assumendosi la responsabilità del fallimento e aggiungendo che la data delle dimissioni ufficiali è già stata fissata: "Lascio il 7 giugno, ho già parlato con la Regina". Al suo successore e nuovo leader dei Conservatori, che verrà nominato nel giro di qualche settimana, il compito di riuscire dove questa signora elegante ma dal pugno di ferro ha fallito. 

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Dunque non vedremo più il suo sorriso affabile unito a un atteggiamento comunque combattivo, così come non vedremo più i suoi look originali e in colori brillanti, rosso, blu elettrico e il colore dell'anno living coral usato per l'annuncio di oggi, né le sue scarpe animalier, che forse d'ora in poi ricorderemo più di quelle di cristallo di Cenerentola. 

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