(KIKA) - ROMA - Il Senato italiano ha fermato il ddl Zan dopo l'approvazione di una "tagliola" proposta dalla Lega e da Fratelli d'Italia che ha di fatto fermato l’esame del testo. A favore, 154 senatori, 131 i contrari e due astenuti. Presenti 288 senatori. La votazione, avvenuta a scrutinio segreto, è stata accolta dall'applauso del centrodestra.
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Se in tanti si erano spesi a favore di una legge sull'omotransfobia, altrettanti hanno lamentato l'occasione persa dall'Italia. Tra tutti, di particolare rilievo sono state le dichiarazioni di Imma Battaglia, da sempre in prima linea come attivista del movimento, e di Fedez che a mezzo social ieri ha attaccato i senatori e in particolare Matteo Renzi.
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Durissima Imma Battaglia: "Ancora una volta la politica e i giochi di palazzo hanno riportato l’Italia indietro di molti anni rispetto a Paesi ben più evoluti sul tema. Questi giochi di potere hanno avuto il sopravvento sulla vita delle persone e, nello specifico, sulla vita delle persone della comunità LGBTQI+, su cui si è giocata una terribile partita. "
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"In ballo non c'è una discussione seria sui contenuti della Legge Zan, ma ci sono la tenuta del Governo e le prossime Elezioni Presidenziali. Per questo siamo stati tutti sacrificati! Per una vergogna a cui, ahimè, siamo abituati da tanto tempo. E allora da domani inizia la lotta in piazza, perché mentre loro fanno la politica di palazzo, noi la politica la facciamo in piazza. Da domani alle 18.00 in Via di San Giovanni in Laterano, per urlare "vergogna" nei confronti di una politica che non è mai vicina alla gente."
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Fedez esprime forte dissenso a mezzo Twitter e Instagram: "Il ddl Zan è stato affossato, l'Italia continuerà ad essere uno degli ultimi Paesi europei senza una legge contro l'omotransfobia. Complimenti a voi tutti", ha chiosato amaro. Tra i colpevoli secondo Fedez, soprattutto Matteo Renzi e Italia Viva.
"Ma il Renzi che si proclamava paladino dei diritti civili è lo stesso che oggi pare sia volato in Arabia Saudita mentre si affossava il Ddl Zan? Per celebrare la libertà di parola organizziamo una partitella a scarabeo con Kim Jong-un? Gran tempismo. Comunque bravi tutti. Un saluto al caro Renzi che ci ha trapanato i cogl***i per mesi e oggi pare fosse in Arabia Saudita (Paese in cui l’omosessualità è accettata con un piccolo prezzo da pagare… La pena di morte)"