(KIKA) - LONDRA - E se i lividi mostrati al mondo da Amber Heard non fossero frutto della violenza di Johnny Depp, ma di Elon Musk? O se fosse tutto un artificio ideato dall'inventore sudafricano e dalla star di The Danish Girl?
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L’incredibile supposizione emerge dalle dichiarazioni rilasciate da uno dei testimoni chiamati a fare chiarezza sulle presunte violenze domestiche perpetrate dal divo ai danni della ex moglie. Il processo che si sta tenendo a Londra vede imputati per diffamazione il magazine The Sun, reo di aver pubblicato le famigerate immagini dell’attrice col volto tumefatto e aver descritto l’attore come un uomo dagli istinti violenti, e Amber Heard. Nello specifico il testimone è la responsabile della sicurezza dell’edificio in cui Amber Heard dichiara di aver subito le percosse dall’ex consorte: Trinity Esparza.
In sostanza sono le date che non coincidono con i racconti della attrice: la Esparza avrebbe visto la Heard senza alcun segno sul volto nei giorni in cui ci sarebbero state le liti con Depp, mentre due settimane dopo, quando il divo era in viaggio di lavoro, i lividi hanno iniziato a comparire; chi c’era nel suo attico tutte le sere? Elon Musk.
Ditate sul collo e gli ematomi sotto gli occhi, la responsabile della sicurezza della residenza non ha dubbi, le tumefazioni non possono essere arrivate per mano della star de I pirati dei Caraibi.
Non c’è quindi più nessun dubbio sulla tresca tra l’inventore sudafricano e l’attrice, andata in scena nei giorni della fine del matrimonio con Depp, le riprese delle telecamere degli ascensori immortalano più volte i due insieme, ma ora si sposta l’obbiettivo: è Elon Musk l’uomo violento? E perché l’attrice ha riversato le colpe su Johnny Depp? Ma c’è anche un’altra ipotesi: l’imprenditore e l’attrice potrebbero aver inscenato le percosse per incastrare il divo?
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Il processo che si sta tenendo a Londra durerà in tutto tre settimane e presto arriveranno le testimonianze delle due donne più importanti della vita dell’attore: Winona Rider e Vanessa Paradis.
