(KIKA) - GIFFONI - Edoardo Leo e Stefano Fresi sono sbarcati al Giffoni 2019 per raccontare il loro ultimo lavoro: cioè il doppiaggio di Pumbaa e Timon nel live action del Re Leone.
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Aria è il tema dell’edizione 2019, un elemento che porta Fresi a fare ironia: “Parlare di aria con Pumbaa è pericoloso e per far rispondere lui non saprei bene dove posizionargli il microfono. Battute a parte, Giffoni mi è mancato molto in questi anni di assenza perché non ho mai ricevuto domande così intelligenti, i giurati sanno cose di me e del mio lavoro che neppure mia madre conosce, sono preparatissimi”.
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Leo aggiunge: "Quello che ci tengo a dire è che la realtà del film esiste veramente, in Africa. E non sappiamo ancora per quanto il mondo immortalato in questi film, 'congelato' al 2019, continuerà a esistere. È compito nostro, vostro far rimanere quella natura immacolata, e sta a noi difenderla, altrimenti non la vedremo mai più".
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La conclusione di Edoardo Leo è un elogio alla kermesse: “Quando ti dicono che Giffoni è pazzesco pensi che sia figo e basta, insomma un festival come gli altri. E invece no, appena ci metti piede ti rendi conto che è qualcosa di totalmente diverso dal resto e assolutamente cruciale al giorno d’oggi in cui cinema e cultura sembrano argomenti noiosi. Qui i ragazzi sono davvero appassionati ed entusiasti di incontrare gli artisti, il che mette decisamente in una condizione di responsabilità. Ricordo quando da bambino incontravo un artista e mi sembrava un faro. Ecco, non dico di esserlo, ma da persona molto attiva sui social cerco di stare attento al messaggio che propongo”.
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