(KIKA) - NEW YORK - Harvey Weinstein è stato condannato a 23 anni di carcere e altri cinque di libertà vigilata per aggressione sessuale e stupro. Il tribunale di New York ha quindi emesso la sentenza contro l'ex produttore cinematografico, 67 anni, entrato in aula su una sedia a rotelle. Lo scorso 20 febbraio l'ex fondatore della Miramax era già stato dichiarato colpevole per i reati che gli venivano contestati: lo stupro dell'aspirante cantante Jessica Mann e l'aggressione sessuale ai danni della sua assistente di produzione Mimi Haleyi.

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Il giudice James Burke ha annunciato oggi la pena: 20 anni per l'aggressione all'ex collaboratrice e tre per lo stupro di terzo grado, ai quali ha aggiunto cinque anni di supervisione post sentenza. Secondo quanto rivelato da Variety, prima di ascoltare la lettura della sentenza Weinstein ha espresso "profondo rimorso" per le sue azioni e si è però anche detto "confuso" dalle accuse che gli sono state rivolte da due persone con cui aveva "una seria amicizia". 

Una versione molto diversa da quella delle accusatrici: la Haleyi ha parlato di una violenza che l'ha "profondamente segnata dal punto di vista mentale ed emotivo. Non mi ha tolto la mia dignità di essere umano e di donna ma ha distrutto la sicurezza che avevo in me stessa".

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"Non so come spiegare l'orrore di essere violentata da qualcuno che è in posizione di potere - ha detto invece la Mann rivolgendosi alla corte - L'impatto sulla psiche è molto profondo. Lo stupro non dura solo un momento, dura per sempre".

L'accusa aveva chiesto la pena massima di 29 anni mentre la difesa aveva richiesto la pena minima di cinque anni appellandosi alle cattive condizioni di salute del suo assistito.