(KIKA) - NAPOLI - I 3T sono intervenuti alla conferenza stampa di presentazione della quinta edizione dell'Mj Day, l’evento organizzato dalla MJJ Foundation Naples Onlus e Magica Michael Jackson Day, che si è tenuto il 29 agosto alla Mostra d’Oltremare a Napoli, in occasione del sessantesimo compleanno del cantante scomparso a Los Angeles il 25 giugno del 2009.
”Ho sempre amato Michael ei suoi nipoti lo ricordano molto, sono molto emozionata - ha dichiaratoRoberta Piergallini, conduttrice dell’evento - che siano qui con noi in occasione del suo sessantesimo compleanno”, ”Ringrazio Roberta per avermi coinvolto in questa splendida iniziativa - ha aggiuntoAlessandra Bruni - ed i 3T per avermi scelto per curare la loro immagine”.
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Come è nato il gruppo dei 3T e quale ruolo ha avuto lo zio Michael in questo?
“Siamo cresciuti in una famiglia di artisti e li abbiamo sempre seguiti ed imitati - risponde Taryll - soprattutto lo zio e nostro padre Tito, fin da piccoli abbiamo seguito i loro concerti e ci hanno incoraggiato sia per suonare che per cantare.Presto è arrivato ilprimo manager che ci ha lanciati con il nostro primo disco ed oggi siamo felici di essere qui con voi in questa splendida città a portare la nostra arte. Lo zio Michael è stata una bellissima persona sia sul palco che fuori e ci ha insegnato il valore e l’importanza della felicità e dell’amare sempre i fan, ha fatto tantissimo per noi e gliene saremo sempre grati”.
Cosa ne pensate del mercato discografico contemporaneo che viaggia molto sul digitale, tenendo conto che le canzoni di Michael registrano ben 30 milioni di visualizzazioni su Spotify ogni giorno?
“Lo zio - risponde Tj - avrebbe accettato con grande entusiasmo l’apertura al mercato discografico su Internet, è sempre stato favorevole all’innovazione e la sua musica si sarebbe adeguata ai tempi moderni”.
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In cosa vi differenziate da vostro zio Michael?
“Ci siamo molto ispirati allo zio che è il più grande performer mai esistito e siamo stati in tournée con lui in Giappone nel 1992. - risponde Taryll. -Mi ricordo che dopo uno dei concerti, mentre eravamo in camerino e stavamo provando alcuni passi di danza, lui ci ha osservato bene e ci ha consigliato di non danzare, del resto è stupefacente vederlo ballare in Smooth Criminal.
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Qual’è la canzone di vostro zio che più vi piace?
“Man in the Mirror per l’importantissimo messaggio che contiene:dobbiamo iniziare da noi stessi se vogliamo cambiare il mondo, per renderlo migliore e l’uomo nello specchio è una metafora che indica proprio noi stessi.
Non possiamo rimanere ciechi di fronte a bambini e a persone che muoiono di fame, che non hanno una casa, che vivono in strada. È un invito a rendere migliore la nostra vita ed essere più sensibili ai problemi degli altri".
Per voi Michael era uno zio con cui siete cresciutima potete descriverci il momento in cui avete veramente realizzatocosa rappresentasse lui per il resto del mondo?
”Non ce ne siamo mai resi conto fino alla tournée con lo zio in Asia del 1993, dato che fino a quel momento, oltre al tour giapponese dell’anno prima, siamo sempre cresciuti in una famiglia umile nella quale l’obiettivo è stato sempre raggiungere i maggiori recordpossibili. Nella tournée asiatica abbiamo visto migliaia di persone che ci hanno seguito di città in città ed è stato così anche in Spagna. In quel momento abbiamo realizzato l’impatto di Michael sul pubblico che si assiepava attorno alla nostra macchina mentre noi eravamo dentro con lui che ci parlava di libri, musica, film, la persona di sempre al di fuori del palco dove è stato, è e sarà sempre l’artista per eccellenza”.
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