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Los Angeles - lunedì, 27 Gennaio 2020
Kobe Bryant, l'omaggio davanti allo Staples Center
La nebbia avrebbe causato scarsa visibilità, disorientando il pilota.
Staples Center, Kobe Bryant - Los Angeles - 26-01-2020 - Kobe Bryant, l'omaggio davanti allo Staples Center

(KIKA)  - LOS ANGELES - La morte di Kobe Bryant ha lasciato tutti sgomenti. In poche ore davanti allo Staples Center, il palazzetto che per vent'anni è stato la casa del campione di basket, si è radunata una folla di fan. Qui gli schermi hanno proiettato un tributo alla leggenda dei Lakers, mentre nella serata le star protagoniste dei Grammy Awards gli hanno reso omaggio in quello stesso edificio.

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Secondo i primi aggiornamenti diffusi dalle autorità, sarebbero state nove le persone a bordo del velivolo, otto più il pilota, e oltre a Bryant e la tredicenne figlia Gianna il terzo cadavere rinvenuto sarebbe quello di John Altobelli, il coach della squadra di baseball dell'Orange Coast College.

Le indagini sono ancora in corso ma alcuni esperti ritengono probabile che l'incidente, avvenuto alle 10 del mattino ora locale, sia stato causato da nebbia e scarsa visibilità, fattori che avrebbero disorientato il pilota.

Kobe Bryant aveva 41 anni e aveva legato la sua carriera sportiva ai Los Angeles Lakers, giocando nella squadra dal 1996 al 2016. È stato due volte campione olimpionico con la nazionale USA di pallacanestro, a Pechino nel 2008 e a Londra nel 2012.

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Bryant parlava fluentemente l'italiano essendo cresciuto in Italia dove suo padre aveva giocato: a Rieti, nella Viola Reggio Calabria, all'Olimpia Basket Pistoia e nella Pallacanestro Reggiana, e veniva spesso in vacanza in Italia. Lascia altre tre figlie.

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