(KIKA) - HOLLYWOOD - Convincendo il principe Harry a esternare davanti alle telecamere la sua amarezza nei confronti di Buckingham Palace, Meghan Markle ha emulato, almeno mediaticamente, Lady Diana. La donna del momento insomma, capace di catalizzare attorno a sé la curiosità, oltre ovviamente il dispetto, mondiale.

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La parabola ascendente della moglie del principe Harry non è certo un mistero: prima di entrare a corte e uscirne nel modo più clamoroso possibile, la Markle aveva ottenuto i crismi di celebrità con la serie televisiva Suits. Chi ha avuto a che fare con lei, come il volto di Mike Ross nello show targato USA Network, e fruibile da tempo anche su Netflix, ovvero Patrick J. Adams, parla con stima della collega, non sorprendendosi neanche un po’ della sua tempra: “Meghan Markle ed io abbiamo passato circa una decade insieme, lavorando a Suits. Dal primo giorno è sempre stata una persona entusiasta, gentile, collaborativa, gentile, gioiosa e supportava tutti sul set. Negli anni è rimasta quella persona e la stessa collega, nonostante la fama, il prestigio ed il potere che ha ottenuto”.

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L’attore svela di aver intuito a tempo debito di che pasta fosse fatta la collega: “ Lei è sempre stata una donna con un profondo senso di moralità ed una fiera etica del lavoro, non ha mai avuto paura di dire la sua, di farsi sentire e di difendersi e proteggere i suoi cari. Come il resto del mondo, ho assistito alla negatività che ha ricevuto nel corso degli anni, con stupore. Si è innamorata, si è trasferita in un nuovo paese ed è diventata un nome noto in tutto il mondo. Ha dovuto lavorare per trovare un posto in una dinamica famiglia che, per farla breve, descrivo come complicata, ma anche arcaica e tossica”.