(KIKA) - LONDRA - Il fondatore di Wikileaks Julian Assange è stato arrestato nella mattinata dell’undici aprile 2019. L’informatico si trovava nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, ubicazione adottata in qualità di rifugiato politico dal lontano 2012. Ora che l'Ecuador di Lenin Moreno ha deciso di revocare l'asilo politico che gli era stato concesso sette anni fa, è scattato l'arresto da parte di Scotland Yard. Il motivo? La decisione, ha riferito il presidente, è stata presa "in seguito a ripetute violazioni delle convenzioni internazionali e dei protocolli della vita quotidiana" da parte dello stesso Assange.
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Termina così una controversia che dura dal 2010. Il primo a spiccare il mandato d’arresto era stato il tribunale svedese, che aveva accusato Assange di stupro, molestie sessuali e coercizione illegittima. Nel 2017 però il caso era stato archiviato. A minacciare il fondatore di Wikileaks restava il mandato di arresto europeo e internazionale da parte dell’Interpol, spiccato dalle autorità svedesi.
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Assange era stato fermato dalle autorità inglesi, ma dopo aver pagato la cauzione s’era dato alla fuga e nel 2012, temendo ripercussioni dagli Stati Uniti per l’enorme quantità di dati sensibili pubblicati da Wikileaks, aveva ottenuto l’asilo nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra. GUARDA ANCHE: Pamela Anderson-Julian Assange: tutta le verità in una lettera
Il presidente dell’Ecuador Lenín Moreno ha rassicurato i media, dichiarando che il Regno Unito ha dato garanzie sul fatto che Assange non verrà estradato in paesi in cui vige la pena di morte.
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