(KIKA) - VENEZIA - David Cronenberg ottiene il Leone d’Oro alla Carriera alla 75esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia e la masterclass organizzata al Palazzo del Cinema diventa una vetrina insperata per la piattaforma Netflix.
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A differenza di molti altri colleghi, il regista de La Mosca non ha alcuna intenzione di osteggiare l’avanzata del piccolo schermo a danno del grande schermo: “Il cinema ha sempre vissuto grandi sconvolgimenti e non sarà mai uguale. Ci sono molti miei colleghi che vivono di un effetto nostalgia, parlano di esperienza sacra come Pedro Almodovar. È una sorta di comunità che adora qualcosa come la sala cinematografica che diventerà un po’ retrò. Poi certo vedere Lawrence d’Arabia sull’Apple Watch non è proprio la scelta migliore, ma ho visto The shape of water in BlueRay su un 50 pollici al plasma ed è stata un’esperienza di visione migliore di quella che ho vissuto in sala per lo stesso film. A proposito siete tutti i benvenuti a casa mia a Toronto nel mio salotto per altre visioni”.
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Le motivazioni che spingono il regista a difendere le piattaforme televisive sono supportate da una ferrea logica: “Ne Il pasto nudo e Cosmopolis, che sono tratti da romanzi ho cancellato ovviamente un sacco di dialoghi e scene che per motivi di tempo del film non potevo utilizzare. Ma non sono l’unico. Ad esempio in Pastorale Americana di Roth ci sono conversazioni eccezionali di 20 pagine impossibili da trascrivere per un film da distribuire nei cinema. Invece nelle serie questa operazione si può fare”.