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Hollywood - martedì, 21 Febbraio 2023
Women Talking, l'intervista a Rooney Mara e Claire Foy
Il film è la trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo scritto da Miriam Toews.
Claire Foy, Ben Whishaw, Rooney Mara - Hollywood - 31-08-2021 - Women Talking, l'intervista a Rooney Mara e Claire Foy

 

(KIKA) - HOLLYWOOD - Questa è la storia di un film al femminile come pochi nella storia di Hollywood.

 

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Non solo per il titolo, Women Talking, per il racconto e per il cast, ma soprattutto per come la regista e sceneggiatrice, Sarah Polley ha condotto le riprese sul set. “In un clima di totale collaborazione, come solo le donne sanno fare”, dice Rooney Mara, una delle protagoniste di questo film corale e deliziosamente logorroico. “Un grande senso di solidarietà aleggiava sul set”, dice Sarah Polley che avrebbe meritato una nomination agli Oscar fra i registi ma che deve accontentarsi di quella alla sceneggiatura non originale e quella, importante, per il miglior film.

 

Women Talking è la trasposizione cinematografica del romanzo Donne che parlano di Miriam Toews, uscito nel 2018. Il libro raccontava una storia vera, accaduta alle componenti femminili di una colonia religiosa mennonita in Bolivia. Oltre 150 donne vennero narcotizzate con spray usati in veterinaria e poi stuprate nel sonno da nove uomini della comunità. Gli episodi, ripetuti nel tempo, avvennero fra il 2005 e il 2009. Al risveglio, doloranti e sanguinanti, le vittime subivano un’ulteriore violenza psicologica sentendosi dire che quello stato era frutto della loro fantasia o addirittura di un intervento del diavolo. Gli episodi cessarono quando uno dei violentatori fu scoperto in casa dell’ultima delle sue vittime. Arrestato, raccontò tutto, i nove uomini vennero condannati a 25 anni di carcere, chi procurò loro il narcotico a dodici.

 

Non sono tutte uguali queste donne e non tutte reagiscono nella stessa maniera. C’è chi prova rabbia, come Salome interpretata da Claire Foy, “Salome è furente. Conosco quella rabbia, mi è capitato di provarla, ma per quanto mi arrabbi non sono capace a trattenerla, mi passa sempre velocemente. La prova per me è consistita nel mantenerla, quella furia, come il mio personaggio richiedeva”. C’è nella comunità chi ha un atteggiamento più cinico, come Mariche, che ha il volto di Jessie Buckley. Lei subisce abusi anche alla luce del sole, dal marito violento. C’è poi chi non perde la dolcezza e il sorriso, come accade a Ona, interpretata da Rooney Mara. “Eppure io non amo sorridere, uno dei miei problemi è quello di non voler sorridere quando gli altri mi chiedono di farlo. Quindi non so perché sorridevo così tanto nel film, non era uno stato cosciente. Ero immersa nel mio personaggio e lei mostrava in continuazione le fossette del riso”.  

 

Per Rooney Mara è il primo film dalla nascita di River e il primo in cui la dirige una donna da una quindicina di anni a questa parte. “Recitare diretta da una regista, in mezzo a un gruppo di donne forti, mi ha permesso una nuova libertà artistica. Ero nella felice condizione di essere pienamente me stessa, sempre”. Fanno parte del cast anche Sheila McCarthy, Judith Ivey, Kate Hallett, Liv McNeil, Michelle McLeod e Frances McDormand, che è anche la produttrice del film insieme a Jeremy Kleiner e Dede Gardner. 

 

Il film è uscito in America in contemporanea con Anche io, che racconta dello scandalo Weinstein e della conseguente nascita del movimento Me Too. Il romanzo dal quale è tratto Women Talking è antecedente la vicenda Weinstein.

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