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Hollywood - sabato, 31 Marzo 2018
Caso Weinstein, Catherine Breillat: "Non credo ad Asia Argento"
Sconto tra la regista e l'attrice, che ha denunciato il comportamento di Breillat.
Catherine Breillat, Asia Argento - Cannes - 25-05-2007 - Caso Weinstein, Catherine Breillat:

(KIKA) - HOLLYWOOD - Dopo cinque mesi dallo scandalo Weinstein, sono ancora tante le star che escono allo scoperto, affermando di aver subito molestie o tentate molestie da parte dei potenti del cinema di tutto il mondo. L'ultima a tornare sulla questione è stata la regista e sceneggiatrice francese Catherine Breillat, che si è scagliata contro Asia Argento e il movimento social che porta il nome #MeeToo, nato per far cadere il velo d'omertà e porre fine alla paura di denunciare le violenze subite dalle donne

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Breillet, spesso criticata per la sua esplicita rappresentazione della violenza e della sessualità, ha riservato parole durissime alla figlia di Dario Argento: "Se c'è una persona a cui non credo, quella è Asia Argento - ha detto la regista - Lei è piuttosto servile. Non le ho mai chiesto di baciarmi i piedi ma lei è quel tipo di persona. Se c'è qualcuno in grado di difendersi, che non ha alcun timore nei confronti del sesso, che lo fa molto e ha un sacco di desiderio per uomini e donne, è lei. Quindi non credo ad Asia". 

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Catherine Breillet ha diretto Argento in Une vieille maitresse (Last mistress) ed ha definito quello che è accaduto ad Harvey Weinstein "una perdita per il cinema europeo"Ha anche spiegato il motivo per cui, secondo lei Asia avrebbe confessato la violenza subita dal produttore: "Lo ha fatto per interesse personale, era una specie di semi - prostituzione. Weinstein non è l'uomo peggiore che ci sia, non è nemmeno il più stupido. Asia potrebbe essere stata delusa dal fatto che non fosse diventata una grande attrice di Hollywood come avrebbe potuto essere. Si è sentita amareggiata. L'amarezza può indurre le persone a denunciare se volevi ottenere qualcosa e non l'hai ottenuto, se ti senti umiliato. Abbastanza onestamente, non mi piace Asia. Penso che sia una mercenaria e una traditrice". 

Non si è fatta attendere la risposta di Asia Argento, che su Twitter ha replicato: "Catherine Breillat è la regista più sadica e decisamente cattiva con cui abbia mai lavorato. Ha provato estremo piacere nell'umiliare sia i suoi attori che la troupe durante le riprese di Last Mistress. Prima di girare aveva appena avuto un ictus e nessuno di noi ha avuto il coraggio di opporsi alle sue crudeltà nella paura che ne avesse un altro. Ha approfittato di questo e ci ha trattato come merde, sapendo che non avremmo potuto farla arrabbiare". 

Asia ha raccontato anche di un episodio intimidatorio avvenuto sul set: "Durante le riprese mi sono ammalata gravemente e sono finita in ospedale dove dovevo essere operata. Mentre lottavo per sopravvivere con una terribile infezione, lei veniva a trovarmi e mi diceva che non avrei mai più lavorato perché le avevo fatto interrompere le riprese". 

Sempre su Twitter Asia Argento ha pubblicato alcuni disegni, scrivendo: "Questi sono alcuni disegni che ho fatto di Catherine Breillat sul mio diario mentre ero in ospedale e durante le riprese, nella primavera del 2006". E ancora: "Una volta stavamo girando una scena in cui voleva che strangolassi l'attore principale. Ci disse che avrebbe detto stop prima che lo strangolamento diventasse pericoloso. Disse che sapeva quando fermarsi perché era una pratica che aveva fatto con i suoi amanti. Durante la scena non chiamava lo stop, quindi l'attore è quasi svenuto e se l'è presa con me. Abbiamo avuto uno "scontro fisico" mentre Breillat sghignazzava dietro la macchina da presa". 

L'attrice ha infine dichiarato di non aver mai parlato della vicenda prima di ora "perché ho sempre pensato che ciò che accade sul set debba rimanere sul set, ma ha davvero toccato i tasti sbagliati ricordandomi che mostro è lei". 

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